Il Circolo "Impastato" di Messina si riunisce oggi, ribadendo "il sostegno a fasce sociali bisognose e alla comunità Lgbtq+"
MESSINA – Diritti, no al ponte, lavoro e aiuto a chi ha bisogno. Con questi temi come guida, sabato 11 gennaio si terrà a Messina, presso la Casa del Popolo di Via degli Amici n. 21, a partire dalle 17, il XII congresso del Partito della Rifondazione comunista, Circolo “Peppino Impastato”. Il dibattito sarà introdotto dalla relazione del segretario cittadino Antonio Currò (nella foto), che illustrerà brevemente l’attività del partito in questi tre anni. Al centro del dibattito congressuale i due documenti esitati dal Comitato politico nazionale, che presentano “un’ampia riflessione sui compiti del partito in questa fase, contrassegnata dalla tragedia delle guerre, dal cambiamento climatico, dalle minacce alla democrazia in Italia e in Europa per l’avanzata di forze autoritarie che professano apertamente idee legate al fascismo, al razzismo, all’omofobia, a una concezione subalterna della donna”, si legge in un documento.
E ancora: “Conseguentemente al centro del nostro impegno sarà la lotta per la pace, per la difesa e la piena applicazione della Costituzione, per la piena occupazione in lavori stabili, “buoni” e sicuri, per i diritti della comunità Lgbtq+, per garantire un reddito dignitoso alle fasce sociali bisognose, per il diritto alla casa, per una sanità pubblica efficiente e per una scuola pubblica di qualità per tutti e tutte, per la tutela e valorizzazione dell’ambiente, contro tutte le mafie”.
Mette in evidenza il partito: “In questo quadro, sarà ribadita la centralità della lotta contro il Ponte, che tiene insieme molti dei temi. Nel difendere l’unicità e la bellezza dell’ecosistema dello Stretto, si contesta infatti anche un modello di sviluppo, fondato su grandi opere inutili e dannose, che si è rivelato inefficace, dispendioso, obsoleto, pericoloso, insostenibile sul piano ambientale e permeabile da interessi poco trasparenti”.
Questo del Circolo Impastato di Messina è l’ultimo dei congressi dei Circoli della provincia. Nei giorni scorsi si sono svolti quelli dei Circoli “Lidia Menapace” della Riviera Jonica Messinese, “Tindaro la Rosa” di Milazzo – Barcellona P.G., “Giovanni Drago” di Tusa, “Riccardo Ciccia” di Caronia e “Francesco Lo Sardo” di Capo d’Orlando, tutti appartenenti alla Federazione di Messina del Prc.
Domenica 19 gennaio, alle 10, sempre a Messina, si svolgerà infine il congresso della Federazione, la cui platea sarà composta dai delegati e dalle delegate eletti/e nei congressi di Circolo.
Qualcuno di buona memoria ricorderà che quando, nel 1964, Moro inaugurò l’Autostrada del Sole, i comunisti attraverso l’Unita’ (giornale ufficiale del PCI) attaccarono fortemente l’opera, ritenendola inutile e lontana dai veri bisogni etc etc… . Siamo nel 2025 e il modus operandi dei signori del NO è rimasto identico, fortunatamente il mondo se ne infischia e va avanti.
Ma perché ancora esiste rifondazione comunista, ma se hanno meno seguaci di casa pound.
Il sostegno a fasce sociali bisognose e NON alla comunità Lgbtq+. Questi ultimi con la loro politica hanno rovinato tante aziende nel mondo se cercate go woke go broke si capisce perché la sinistra pensa sempre e solo a cose che rovinano la società
Parlare ancora di comunismo quando ormai il liberismo e’ sfrenato, e’ quasi tutto in mano alle multinaziinali e i popoli non contano nulla mi pare ridicolo. Le uniche lotte che la sinistra “estrema” sta conducendo ossessivamente sono lotte a favore di fenomeni che stanno distruggendo il paese e la societa’ (woke, cancel culture, gay, transgender, immigrazione selvaggia).
Son rimasti due gatti ma non demordono.