Birrificio Messina: il sogno dei 16 operai diventa realtà. A settembre inizia la produzione

«Ce l’abbiamo quasi fatta, ormai siamo davvero vicini al traguardo, speriamo che non salti furoi qualche nuovo inghippo perché non vediamo l’ora di iniziare». Mimmo Sorrenti incrocia le dita e ha quasi timore a dire a voce alta che il sogno di quei 16 operai temerari è sempre più vicino a diventare realtà. Il Birrificio Messina, giorno dopo giorno, ha preso forma e a fine settembre dovrebbe finalmente entrare in produzione. Una data che gli operai oggi imprenditori hanno dovuto rinviare spesso in questi due anni di lavoro, soprattutto per colpa delle innumerevoli trappole e lungaggini burocratiche che hanno reso lungo e impervio un percorso che fin dal primo giorno ha avuto il sapore della sfida e del riscatto.

I messinesi sono impazienti di poter acquistare la nuova birra tutta nostrana, l’affetto e la vicinanza nei confronti del Birrificio Messina è stata sempre immensa e continua ancora oggi, l’intera città vuole sapere quando potrà gustare quella birra che è frutto di anni di proteste, di lotte durissime, di coraggio, di voglia non arrendersi, di momenti neri e di speranza, di promesse mancate e di solidarietà inaspettata. Mimmo Sorrenti, che da sempre è stato portavoce del gruppo, è certo che a fine settembre partirà la produzione e nel giro di un mese le due birre ideate dal Birrificio Messina saranno in vendita.

La sistemazione dello stabilimento che sorge nella zona Asi di Larderia è infatti ormai quasi ultimata. Il capannone destinato a magazzino è già completo, i lavori in quello che invece ospiterà la produzione si chiuderanno questa settimana. Gli ultimi interventi hanno riguardato la realizzazione della pavimentazione in resina alimentare, adesso si attendono tutti i permessi di Vigili del Fuoco, Asp e vari enti che dovranno autorizzare la regolarità dello stabilimento. E’ però già stata fissata un’altra tappa fondamentale: la consegna dei macchinari. Arriveranno nei capannoni di Larderia il prossimo 11 giugno insieme a due tecnici dell’azienda da cui sono stati acquistati. Per il montaggio ci vorranno alcuni mesi, Sorrenti e i colleghi contano di lavorare a ritmi serratissimi per tutta l’estate in modo da lanciare a settembre la produzione. L’investimento, che inizialmente doveva essere di 1,5 milioni di euro, è lievitato fino a 3,5 milioni perché è stata fatta la scelta di aumentare la sala cottura in modo da poter puntare fin da subito ad una maggiore produzione di birra. Un anno fa l’obiettivo iniziale era produrre 20 mila ettolitri nel primo anno, adesso il Birrificio Messina pensa più in grande e conta di partire con 50 mila ettolitri fin da subito, con la possibilità di toccare quota 80 mila ettolitri l’anno. Questo però dipenderà dal mercato che avranno le due creature del birrificio messinese.

Loro, i 16 operai/imprenditori, continuano a credere che ce la faranno e che la loro birra sarà il simbolo di una città che se si rimbocca le maniche può farcela, di una città che sa essere solidale e che sa come rialzare la testa. L’appuntamento è dunque fissato per la fine di settembre. Sperando che non debbano esserci altri rinvii che rallentano la corsa verso quel sogno.

Francesca Stornante