Prosegue l'iniziativa "Un Mese con l'artista alla Vecchia Pescheria"

Prosegue l’iniziativa “Un Mese con l’artista alla Vecchia Pescheria”

Giuseppe Giarrizzo

Prosegue l’iniziativa “Un Mese con l’artista alla Vecchia Pescheria”

giovedì 01 Marzo 2012 - 11:24

Scatti di una giornata di pesca dall'alba alle undici del mattino. Un mese intero da dedicare alla mostra fotografica della giovane Antonella D'Amico.

Prosegue l’iniziativa “Un mese con l’artista alla Vecchia Pescheria” promossa dall’Assessorato alle Politiche Giovanili e volta alla valorizzazione dei giovani artisti locali. Dopo il primo mese, dedicato alle opere del talentuoso Gabriele Salvo Buzzanca, adesso è la volta di Antonella D’Amico, le cui opere (una serie di scatti fotografici sulla caratteristica pescheria di Catania) rimarranno esposte alla Vecchia Pescheria, nel cuore della città antica, per tutto il mese di marzo.
Una giornata di pesca dall’alba alle undici del mattino: “in questi scatti – ci svela Antonella D’amico – c’è realtà, il sentimento viene mostrato, lo si legge, lo si percepisce. E poi ci sono immagini, come l’alba di Santa Maria la Scala, dove il silenzio predomina e commuove perché non si vede il dolore, non si vede niente che potrebbe nuocere, c’è pure il sole. E’ calma che distrugge, calma a cui contrapporre tutto il resto”.
Interrogata sul suo metodo di lavoro, risponde: “bisogna stare fuori, tra la gente, e trovare soggetti che siano a portata di occhio. Il resto, se c’è, viene fuori. E’ tutto estremamente soggettivo. Poi c’è l’empatia, i soggetti che si spogliano dinnanzi all’invadenza, del tutto innocente, di una macchina fotografica. Il contatto umano e il dialogo diventano parte integrante dell’esperienza. Chi fotografa può evadere dal proprio sentire, lasciarlo trasparire dall’immagine, affiancato alla realtà fotografica”.
Un’esperienza intima, personale, attraverso cui la giovane artista testimonia il suo contatto col mondo e le esistenze che la circondano. In questo contatto, trattenuto negli scatti di una Nikon 3100, si svela , senza filtri, quel misterioso rapporto simbiotico tra chi si muove davanti all’obiettivo e chi sta dietro.
Una mostra che, a quanto pare, possiede tutte le credenziali per attrarre la curiosità della cittadinanza pattese.
Intanto l’iniziativa “Un mese con l’artista alla Vecchia Pescheria” continua a suscitare l’interesse di tanti altri giovani artisti, molti dei quali hanno già inoltrato richiesta di adesione presso l’ufficio dell’Assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Patti.

A margine riportiamo una breve biografia dell’artista.

Antonella D’Amico nasce a Patti il 20 agosto 1987. L’educazione all’arte e alla letteratura fin dalla tenera età, gli studi classici, il trasferimento nella lavica e nera Catania per conseguire la laurea in giurisprudenza e il paesaggio della Sicilia sempre da contorno, hanno sviluppato in lei una predisposizione naturale all’osservazione intensa della realtà. A 23 anni si avvicina al mondo della fotografia iscrivendosi al corso dell’ACAF (Associazione Catanese Amatori Fotografia), che le permetterà di esporre a Catania, Giardini Naxos e Patti, in occasione del festival “Blue Notes nel Borgo”. Inizia così un percorso di continua scoperta e maturazione attraverso l’obiettivo della sua fedele Nikon.
Antonella ci propone luoghi incantati, con una luce che ci restituisce i particolari più vivi delle scene che ritrae, come si muovessero di energia propria e non fossero fissati in un rettangolo.
I ritratti comunicano drammi quotidiani e i paesaggi risplendono di una luce quasi magica, dal silenzio dell’alba al vociare confuso del mercato del pesce.

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