Il caso di una coppia di coniugi originari delle Filippine. La donna prima denuncia solo un litigio, poi ammette le violenze
MESSINA – Sarà la giudice Tiziana Leanza a decidere se la vicenda denunciata da una donna merita di essere approfondita o se l’inchiesta va archiviata come “mero litigio” tra coniugi. Lei infatti, dopo aver denunciato un semplice litigio, quando lui se n’è andato di casa ha integrato il racconto, svelando che le violenze andavano avanti da parecchio tempo.
La vicenda
La denuncia risale all’ottobre dello scorso anno. La donna chiama la Volante che arriva a casa di una coppia di filippini, senza trovare segni di violenza su di lei né disordine nell’abitazione. Insomma, i due coniugi se l’erano solo “dette” se pur di santa ragione, come alla fine verbalizza anche lei. Il procedimento per le presunte violenze in famiglia però si apre e i due si affidano ai rispettivi legali. Così l’uomo a novembre se ne va di casa e la donna comincia a parlare con i suoi avvocati di quello che sarebbe accaduto nell’appartamento familiare, per lungo tempo.
L’udienza
Qualche giorno fa si è aperta l’udienza preliminare e il Pubblico Ministero chiede l’archiviazione dell’accusa per il 58enne, difeso dall’avvocato Cinzia Panebianco. I legali di lei però, gli avvocati Francesco Rizzo e Salvatore De Natale, fanno presente che la donna, col tempo, si è aperta e ha svelato dell’altro, chiedendo di poter integrare la denuncia ed opponendosi all’archiviazione. L’avvocata Panebianco dal canto suo produce della documentazione che attesta che lui, malgrado la donna lo abbia “cacciato” di casa, continua a pagare regolarmente il mutuo. La giudice si è riservata la decisione, che arriverà alla prossima udienza.
