L'affaire Siciliano e quel complesso edilizio che interessa agli -onorevoli-

L’affaire Siciliano e quel complesso edilizio che interessa agli -onorevoli-

L’affaire Siciliano e quel complesso edilizio che interessa agli -onorevoli-

venerdì 12 Giugno 2009 - 01:05

Tra le intercettazioni dell'ordinanza di custodia cautelare, spicca un colloquio sulle palazzine dietro la scuola Archimede. Una delle quali è costruita dalla Co.Im. Italia s.r.l., di cui è socia Mariangela Ferrara, cognata di Rocco Crimi e componente del collegio di difesa del Comune di Messina

L’ordinanza di custodia cautelare del magistrato Pino Siciliano, agli arresti domiciliari dal 27 maggio scorso, è ricca di spunti d’interesse non solo dal punto di vista giudiziario, ma anche per gli intrecci con il mondo politico ed in particolare con gli affari legati all’edilizia. Un passaggio, tra gli altri, riguarda il complesso edilizio a sei piani sorto recentemente alle spalle del liceo scientifico Archimede, struttura senz’altro bella stilisticamente ma anche dal forte impatto per la sua imponenza. A gettare qualche ombra non da poco sulle palazzine è un’intercettazione ambientale che vede tra i suoi interlocutori Leonardo Basile, noto architetto messinese, progettista di una delle palazzine, peraltro componente della Commissione Edilizia del Comune.

Nell’ordinanza si legge che il costruttore Sarino Bonaffini, parlando con Basile, riferisce che «il giorno precedente, mentre usciva dal Tribunale, ha incontrato un non meglio indicato -cancelliere-, il quale gli ha rivelato confidenzialmente che vi sarebbe un’indagine che li riguarda in relazione al complesso -Archimede- in costruzione e che soltanto il coinvolgimento di personaggi politici ha evitato l’adozione di provvedimenti cautelari nei loro confronti». Chi siano i personaggi politici è esplicitato dall’intercettazione vera e propria.

(…)

Bonaffini: …dove state costruendo voi là sopra

Basile: eh

Bon.: si chiama

Bas.: Archimede

Bon.: Archimede… Oro Grigio due

Bas.: Oro Grigio due, certo

Bon.: gli ho detto io: ma di che … inc. … che cos’è questo Oro Grigio, Archimede… io cosa c’entro nell’Archimede … poi mi ha detto che voi eravate … inc. … che qualche due vi hanno appoggiato (fonetico dialettale agguantaru) … inc. … gli ho detto io, vedi che io non so nulla e niente a poco so nulla su quest’Archimede, io personalmente, poi se c’è qualcosa … infatti gli hanno approvato il progetto, gli hanno fatto fare i lavori … inc. … potevano bloccargli i lavori se ci fosse stato qualcosa … mi ha detto che non … hanno spiccato il mandato di cattura perché c’erano questi qui, gli onorevoli.

Bas.: CRIMI

Bon.: CRIMI

Bas.: Sì

Bon.: allora hanno guardato le cose meglio

Bas.: e, meno male … inc. …

(…)

Il nome che si fa, dunque, è quello di Rocco Crimi, sottosegretario allo Sport del governo Berlusconi. E a farlo è Basile, progettista della palazzina realizzata dalla ditta Co.Im. Italia s.r.l.. E’ interessante andare a vedere chi sono i soci della ditta in questione, che ha acquistato il terreno nel dicembre 2004 dal signor Giovanni D’Arrigo: oltre ai fratelli Giuseppe e Pasquale Costantino, le quote nominali più importanti sono in possesso di Daniela Natalina Lazzari, moglie dello stesso Basile, e di Mariangela Ferrara, moglie di Giovanni Crimi e dunque cognata dell’onorevole Rocco Crimi, ma anche componente del collegio di difesa del Comune dal 24 novembre scorso. Proseguendo nel colloquio, Basile insisterà non solo nel sostenere la bontà del progetto («tutte le carte in regola, anzi la cubatura inferiore è … posso fare altri venti appartamenti»), ma anche nello smontare la tesi dell’interessamento -degli onorevoli-.

(…)

Basile: tutte le case consegnate e contenti che ancora ci baciano e ci ringraziano … forse non ci siamo capiti … (…) dico per dire perciò siccome però non c’è niente da fare gli abbiamo dato il c..o questa cosa non gli piace … allora mafiosi … tu mafioso io sono imbroglione abbiamo fatto queste operazioni con la politica che non c’entra un ca..o GIOVANNI questo qua … inc. … Giovanni con suo fratello neanche si parlano GIOVANNI CRIMI con suo fratello ROCCO neanche si parlano … inc. … dico in tutto questo casino …

(…)

«La conversazione prosegue – si legge ancora nell’ordinanza – anche se Basile, alle domande di Bonaffini, il quale, in effetti, non sembra coinvolto nell’operazione -Archimede-, fornisce risposte generiche ed evasive. Ciò consente di desumere che in tale operazione immobiliare, in effetti, siano stati commessi degli illeciti». E’ utile ricordare (come si può leggere più approfonditamente nell’articolo che segue) come il terreno in questione fino al 2000 fosse classificato E2, ovvero -verde ambientale-, con il vincolo assoluto, dunque, di inedificabilità, e che solo con la variante generale al Prg approvata definitivamente nel 2002 sia diventato B4c, cioè edificabile addirittura per sei piani.

In seguito Leonardo Basile tornerà sull’argomento in un altro colloquio intercettato, stavolta nello studio di Mario Migliardo.

(…)

Basile: … che cosa c’è dietro questa macchinazione! Perché ci deve essere essere dietro un disegno diverso, caro Mario, perché non può essere, perché loro … inc. …

Migliardo: questo aveva a che fare con Antonello GIOSTRA, con quello, con l’altro… VINCIULLO…

Basile: e perché non ne parlano di queste cose, l’operazione dell’Archimede … inc. … è quella di VINCIULLO … inc. … la sta trattando…

M: che cosa ha quella?

B: hanno fatto l’operazione tanto tempo fa…

M: ma che hanno fatto imbrogli (tracchiggi)?

B: e… gli assessori, non lo so se hanno fatto imbrogli … inc. … se la -fottono- loro… perciò può essere che questo pentito ALFA (il pentito dell’inchiesta Oro Grigio, ndr) abbia riferito sull’Archimede pensando che si muovesse la … (si accavallano le voci)…

M: … inc. … neanche lo sapeva, chi ca..o glielo doveva dire a lui…

B: ma che ca..o ne so…

M: Archimede, la concessione è del 2004, quand’è? …Inc… Messina (fonetico) come no!

(…)

-L’operazione dell’Archimede di Vinciullo- a cui si riferisce Basile è quella che sta effettuando la -Archimede s.r.l.- dei costruttori Antonino Mangraviti e Vincenzo Vinciullo, la ditta che, per far transitare i propri camion, ha realizzato la -breccia- sotto la rampa d’accesso allo svincolo Boccetta. Svincolo che, dopo essere rimasto chiuso per qualche giorno, da marzo è aperto solo per metà corsia. Altra operazione, questa, che meriterebbe chiarezza una volta per tutte.

(foto Dino Sturiale)

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007