L'alternativa di Visicaro è ancora in movimento: «Chiediamo interventi immediati»

L’alternativa di Visicaro è ancora in movimento: «Chiediamo interventi immediati»

Redazione

L’alternativa di Visicaro è ancora in movimento: «Chiediamo interventi immediati»

sabato 21 Giugno 2008 - 10:11

Il candidato sindaco: «Bisogna chiarire troppe cose strane. Non era D'Amore la vera novità elettorale. Ecco cosa andrà fatto nei primi cento giorni»

«Continuiamo a spenderci e a fare attività politica». Alternativa in movimento, evidentemente, non è solo il nome della lista che ha sostenuto la candidatura a sindaco di Saro Visicaro nella campagna elettorale da poco conclusasi, ma un intento chiaro e preciso che si intende portare avanti. Non senza, però, aver «chiarito alcuni punti». Il caos elezioni, infatti, non può passare sotto traccia, e Visicaro stamani, in una conferenza stampa tenutasi a Palazzo dei Leoni, ha fatto un punto della situazione: «A urne ancora aperte, il 16 giugno, abbiamo presentato un esposto al prefetto, al questore e all’ufficio elettorale, basato su due questioni: la prima, che durante le votazioni in alcune scuole, tra l’altro ubicate in zone abbastanza centrali, circolavano personaggi che tenevano un comportamento pesante vero chi andava a votare, un fatto inquietante e assolutamente vietato; la seconda, che ancor prima del cattivo funzionamento della macchina elettorale sotto gli occhi di tutti, c’è stata la rinuncia di un gran numero di presidenti di seggio. Noi avevamo chiesto di sapere dove erano stati destinati i sostituti, in modo che l’anomalia potesse mettere in allarme tutti i partiti. Ancora oggi non abbiamo risposta».

Visicaro prende di mira anche Fabio D’Amore: «La sua candidatura è passata, grazie ad un insopportabile atteggiamento da parte di alcune testate giornalistiche, come l’unica novità, come quella del voto d’opinione. Noi abbiamo la presunzione di dire che la nostra lista rappresentava il vero voto d’opinione, con programmi e segnali ben definiti. D’Amore ha provato accordi prima con la Destra, poi con l’Mpa, entrambi falliti. Tutto legittimo, per carità, ma facilmente riconducibile ad un metodo abbastanza tradizionale di fare politica».

Il leader del comitato La nostra città guarda avanti, dunque: «Il nostro obiettivo dichiarato era conquistare un posto in consiglio comunale, non ci siamo riusciti anche per il voto disgiunto (al candidato sindaco è andato quasi il doppio dei voti risultati alla lista) e per errori materiali, ma la nostra presenza si sostanzierà come se fossimo dentro il consiglio comunale. Ci batteremo affinché vengano attivati tutti gli strumenti di partecipazione del cittadino previsti dallo Statuto, come il difensore civico e le consulte. Inoltre – conclude – per i primi cento giorni chiederemo al nuovo sindaco un intervento immediato per la limitazione del transito dei tir e il riavvio di Tremestieri, la risoluzione della convenzione con Messinambiente e la nomina del Garante per l’Infanzia e la Consulta del Volontariato».

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