Amam. Cgil: “Risanare, dando continuità occupazionale ai lavoratori delle cooperative Gaia e Theorema”

Amam. Cgil: “Risanare, dando continuità occupazionale ai lavoratori delle cooperative Gaia e Theorema”

Amam. Cgil: “Risanare, dando continuità occupazionale ai lavoratori delle cooperative Gaia e Theorema”

martedì 21 Aprile 2009 - 13:54

Il dibattito apertosi sulle difficoltà attraversate dall’Amam, ha spinto la Cgil ci a ricordare la vicenda dei nove lavoratori, impegnati fino al febbraio di quest’anno presso le cooperative sociali Gaia e Theorema, e che a seguito della scadenza dell’appalto (affidato dall’Amama nel giugno 2007) si ritrovano dallo scorso 28 febbraio senza lavoro. Questi lavoratori si occupavano della rilevazione e della verifica della regolarità dei contatori (ricordiamo che la differenza tra acqua erogata e quella pagata è collocata intorno al 25%) e della corrispondenza tra i contratti di fornitura e l’effettiva utenza

Con questo lavoro sono state individuate in poco meno di due anni, 11.912 utenze che devono essere aggiornate anagraficamente, avendo i lavoratori ricevuto il mandato (dal dicembre del 2008) di completare la procedura di regolarizzazione delle utenze attraverso la consegna dei relativi contratti. Inoltre i lavoratori hanno riscontrato 2131 irregolarità contrattuali e 251 contratti “uso cantiere” da definire e che si aggiungono a quelli precedentemente individuati. Infine, 87 sono stati i contratti effettivamente consegnati all’AMAM e 40 quelli che gli utenti hanno esplicitamente rifiutato.

“Questi sintetici dati sull’attività svolta dai lavoratori delle cooperative – scrive Daniele David della NIdiL Cgil – consentono di definire meglio il contributo offerto alla comunità e i benefici potenzialmente disponibili per l’Amam. La quantificazione di tali benefici è, infatti, possibile se si considera il dato delle utenze individuate (che è di 11.912), e che devono essere aggiornate, e il costo di ogni singolo contratto (441,00 euro tra istruttoria, deposito cauzionale e bolli): le risorse che l’Amam potrebbe così recuperare supererebbero i 5.250.000,00 di euro. I nove lavoratori delle due cooperative hanno già dimostrato di poter contribuire significativamente alla crescita ed al miglioramento qualitativo dei servizi offerti dall’Amam. L’esperienza maturata sul campo, la conoscenza del territorio e della specifica procedura di censimento e di regolarizzazione delle singole utenze, consentono di ritenere questi lavoratori una risorsa da non sprecare perché utile alla collettività”.

In ragione di tutto questo, il rappresentante sindacale ritiene che l’Amam possa valorizzare quanto fin qui prodotto dai nove lavoratori, intervenendo così non solo a fronte di una domanda di sostegno dell’occupazione, ancora più urgente in una fase di crisi economica, ma anche, e soprattutto, a tutela delle esigenze di una realtà aziendale che voglia affermare nel rapporto con l’utenza buone prassi, regole ed efficienza.

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