L'amministrativista messinese è uno dei due ordinari insieme a Claudio Scognamiglio di Roma. E' stato proposto dalla capogruppo al Senato del Pd Anna Finocchiaro.
Ha vissuto ai margini le ultime due campagne elettorali, adesso torna in prima linea per assumere un incarico di grande prestigio «dal taglio più tecnico che politico». Antonio Saitta è stato infatti nominato dal presidente del Senato Renato Schifani componente della Commissione contenziosa del Senato, insieme all’ordinario di Diritto civile dell’Università romana di Tor Vergata Claudio Scognamiglio. Saitta è stato indicato come espressione del centrosinistra in questo organo -tecnico- direttamente dalla capogruppo del Pd al Senato, Anna Finocchiaro, con la quale l’ex vicesindaco ha condiviso diversi -malumori- per la gestione della campagna elettorale delle scorse regionali, nelle quali la Finocchiaro stessa era candidata alla presidenza e Saitta rifiutò un posto nella lista -debole- del partito.
«Sono molto onorato – dichiara Saitta raggiunto telefonicamente – si tratta di un incarico di prestigio, dal taglio sicuramente più tencico che politico. Siamo in due e di idee politiche diverse, il centrosinistra ha scelto me attraverso un’indicazione fatta dalla capogruppo al Senato Anna Finocchiaro». Cos’è la Commissione Contenziosa: quest’organo, previsto dall’art. 72 del Testo unico delle norme regolamentari dell’Amministrazione riguardanti il personale del Senato della Repubblica, decide sui ricorsi presentati dai dipendenti del Senato, in servizio o in quiescenza, contro gli atti e i provvedimenti dell’Amministrazione, nonché sui ricorsi contro le procedure di reclutamento del personale; sui ricorsi presentati avverso gli atti e i provvedimenti amministrativi adottati dal Senato, non concernenti l’ambito precedente. Fanno parte della Commissionetre senatori, nonché di un Consigliere parlamentare e un dipendente scelto dal Presidente del Senato su una terna eletta da tutti i dipendenti di ruolo e di due membri, Saitta e Scognamiglio appunto, nominati anch’essi dal Presidente del Senato, scelti tra magistrati a riposo delle supreme magistrature ordinaria e amministrative, professori ordinari di universita’ in materie giuridiche, anche a riposo, e avvocati dopo venti anni d’esercizio. La Commissione in composizione comprensiva di tutti i sette membri elegge il Presidente ed il Vice Presidente, scegliendoli fra i senatori. Insieme ai membri effettivi sono nominati membri supplenti, prescelti con le medesime modalità dei titolari. I componenti durano in carica tutta la legislatura; essi non sono immediatamente confermabili salvo i componenti supplenti che non siano stati mai chiamati a prendere parte – nella legislatura cessata – alle riunioni del Consiglio. L’incarico è incompatibile con quello di membro del Consiglio di Presidenza, del Consiglio di garanzia e del Consiglio di disciplina.