Barbalace e Caprì: «Inopportune le dichiarazioni di Nania, l’amministrazione non ha prodotto nulla»

«Le affermazioni del vicepresidente del Senato Domenico Nania sono inopportune e contraddittorie». Lo affermano in una dura nota i consiglieri comunali del centrosinistra Nicola Barbalace e Giorgio Caprì, dopo le dichiarazioni rilasciate ieri da Nania, il quale aveva giudicato “inutili e strumentali” le critiche mosse al sindaco che, sottolineano i due, «si è rifiutato più volte di venire in aula per riferire della vicenda stadi e delle presunte incompatibilità del suo assessore».

Il richiamo di Nania «ad affrontare i problemi seri della città» non è piaciuto a Barbalace e Caprì, dichiarazioni «inopportune perché è lui stesso a dichiarare in un’intervista che non è a conoscenza dei fatti specifici, contraddittorie perché richiama il consiglio ad occuparsi di cose più importanti che riguardano la città, dimostrando di non essere a conoscenza del fatto che questi consiglieri hanno fino ad oggi sempre sollevato in aula questioni e proposte che riguardano i succitati problemi di Messina».

«Si ricorda al sen. Nania – prosegue la nota – che a distanza di otto mesi dall’insediamento della giunta municipale in consiglio comunale non si è discusso di un solo problema che riguarda la città poiché l’amministrazione non ha prodotto alcun provvedimento risolutivo riguardante le molteplici vertenze in atto aperte che flagellano Messina. Nulla si sa in merito alla questione servizi sociali, per la quale l’incapacità a programmare obbliga a ripetute proroghe dei servizi che non sono una soluzione, anzi, lasciano dubbi e incertezze in questo delicatissimo settore».

«L’azienda trasporti – aggiungono – che con questa amministrazione ha raggiunto il primato dello sciopero più lungo visto nella storia del Paese, continua a versare in uno stato comatoso, tantomeno il Piano industriale sbandierato in questi giorni è la soluzione. Ad un mese dall’attribuzione dei poteri speciali al sindaco sottratti al prefetto che aveva già conseguito presupposti di concreti risultati, tutt’oggi l’unica certezza è il passaggio dei documenti dalla Prefettura al Comune. Lo stato di calamità naturale che, immediatamente dopo gli accadimenti del dicembre scorso, il sindaco aveva dato come risultato acquisito con i relativi finanziamenti è a tutt’oggi non conferito e il rischio per le coste e le colline dissestate continua a minacciare i cittadini».

«Questi sono solo pochi esempi – concludono Barbalace e Caprì – delle criticità di cui l’amministrazione non si occupa. Chiediamo al vicepresidente del Senato della Repubblica di chiarire, dalla sua posizione, quali siano i problemi a cui si riferiva e che il consiglio comunale di Messina avrebbe dovuto affrontare in una situazione di tale mancanza di attività dell’amministrazione che si contraddistingue solo per “pressapochismo”».

E a proposito delle “turbolenze” che agitano il centrodestra, i capigruppo di maggioranza si incontreranno sabato pomeriggio con il sindaco Giuseppe Buzzanca per un faccia a faccia che si preannuncia ricco di fuochi d’artificio.