Bilancio, commissioni a oltranza fino a luglio. Ma c’è chi non ci sta

Bilancio, commissioni a oltranza fino a luglio. Ma c’è chi non ci sta

Bilancio, commissioni a oltranza fino a luglio. Ma c’è chi non ci sta

giovedì 11 Giugno 2009 - 08:31

Aspettando il commissario, ieri è stato stabilito il calendario delle sedute, contrari Fazio (Pdl) e Saglimbeni (Pd). Quest’ultimo attacca: «Scenario preoccupante, così si rischia il dissesto»

Difficilmente il bilancio di previsione sarà operativo prima degli inizi di agosto. E’ quanto si deduce dalla decisione presa ieri dalla prima commissione consiliare di Palazzo Zanca, presieduta da Giuseppe Melazzo, di fissare un calendario dei lavori che prevede sedute ogni giorno, sabati e domeniche esclusi, da qui fino al 3 luglio. Esclusa, dunque, l’ipotesi di dibattere sul bilancio già il 25 giugno, cioè nel prossimo consiglio comunale previsto, quando a questo punto si approverà il Piano triennale delle opere pubbliche. Fino al 2 luglio si potranno presentare emendamenti, e a sentire gli umori dei vari consiglieri (di opposizione quanto di maggioranza), saranno tanti. Nel frattempo dovrebbe arrivare il commissario nominato dalla Regione (il bilancio, infatti, andava approvato entro il 31 maggio), e dal giorno della sua diffida il consiglio avrà trenta giorni di tempo per deliberare.

La soluzione adottata ieri dalla commissione, però, non trova consensi unanimi. In aula Paolo Saglimbeni, del Pd, aveva proposto di ridurre il calendario a dieci sedute, in modo da discutere il bilancio già dalla seduta del 25 giugno. Proposta che aveva trovato d’accordo Antonio Fazio del Pdl ma non il resto dei commissari, che l’hanno bocciata propendendo per il calendario poi effettivamente fissato, con l’Udc compatto nel sostenere il presidente Melazzo.

Ma a ventiquattro ore di distanza non cambia idea Saglimbeni, che in una nota elenca alcune delle conseguenze della scelta di ieri: «La sospensione dell’erogazione dei servizi sociali, Il blocco dei servizi relativi ai rifiuti solidi urbani, l’apertura dell’anno scolastico a settembre, ecc., ecc., ecc., e, sullo sfondo, il rischio dissesto. Conseguenze, com’è evidente, gravissime sulle quali però non sembra esserci piena consapevolezza in tanti colleghi consiglieri, di maggioranza e di opposizione».

Questo il risultato di un calendario protratto fino al 3 luglio: «Il bilancio verrebbe approvato, nella migliore delle ipotesi a fine luglio, le risorse del PEG arriverebbero ai dipartimenti e alle partecipate a settembre, l’operatività del bilancio riguarderebbe solo gli ultimi tre mesi dell’anno. Uno scenario preoccupante che ci metterebbe in ginocchio. Figuriamoci poi se arrivasse un commissario che, magari, per togliersi da impicci, riproporrebbe il dissesto finanziario affossando definitivamente la città».

«Non nascondo – aggiunge Saglimbeni – che vi siano criticità di una certa gravità cui bisogna porre rimedio in tema di Debiti fuori bilancio o di Rifiuti solidi urbani. Ma se paragoniamo la nostra città a Catania o Palermo, senza dubbio stiamo meglio noi. Lancio quindi un appello a tutti i consiglieri di buona volontà perché si riveda, responsabilmente, il calendario dei lavori della commissione e si approvi rapidamente il previsionale 2009».

(foto Sturiale)

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