-Caso-rom- al villaggio Santo: il consigliere della III circ. Interdonato chiede le dimissioni del presidente De Salvo

-Caso-rom- al villaggio Santo: il consigliere della III circ. Interdonato chiede le dimissioni del presidente De Salvo

-Caso-rom- al villaggio Santo: il consigliere della III circ. Interdonato chiede le dimissioni del presidente De Salvo

venerdì 08 Aprile 2011 - 23:11

Il rappresentante di quartiere considera inaccettabile il comportamento assunto da De Salvo in occasione delle proteste davanti la scuola e immediatamente circolato sul web: «Non c’è giustificazione che tenga, non si può far finta di nulla di fronte ad un atteggiamento contrario alla politica dell’accoglienza». Martedì la richiesta di dimissioni sottoposta al consiglio

Il “caso” si riteneva fosse stato risolto nel giro di qualche ora con spiegazioni, scuse e chiarimenti che sembravano aver fatto tornare il sereno, almeno di fronte alla “platea”. Ma che le proteste scoppiate in occasione del trasferimento delle famiglie rom alla scuola Capitano Traina del villaggio Santo Bordonaro, “supportate” dal presidente della III circ. Giovanni De Salvo, potessero avere conseguenze politiche era forse prevedibile. Sebbene infatti De Salvo abbia immediatamente chiarito la propria posizione rispetto al video circolato su Youtube in cui sollecita gli abitanti a fare muro contro l’entrata dei rom nella scuola, motivando tale comportamento a causa della collera per non essere stato avvisato dall’amministrazione su quanto sarebbe accaduto sul territorio di propria “competenza”, all’interno del consiglio di quartiere c’è chi non appare molto convinto. Tra tutti il consigliere Santi Interdonato (Pd) che andando subito al nocciolo della questione chiede le dimissioni immediate di De Salvo.

Per il rappresentante di quartiere si è infatti trattato di un modo di agire sul quale la circoscrizione non può assolutamente sorvolare. Per Interdonato «sotto il profilo politico-istituzionale, il comportamento di De Salvo è stato a dir poco scellerato ed ha mostrato con nitidezza un presidente in balia delle tensioni del momento ed incapace di porre le proprie idee e la propria volontà dalla parte giusta, a sostegno del rispetto dell’ordine pubblico e di un percorso amministrativo volto verso obbiettivi condivisibili». Interdonato va giù duro, accusando il presidente di aver fatto la figura del «politico di piccolissimo cabotaggio volto a sostenere qualsiasi nefandezza pur di non mettersi contro un manipolo di possibili elettori o vicini di casa». Un atteggiamento che il consigliere considera inaccettabile e che non va dimenticato o giustificato con dichiarazioni televisive o sulla carta stampata.

Interdonato intende andare avanti, la prossima seduta di consiglio, programmata per martedì pomeriggio, si prospetta dunque quantomai infuocata: il consigliere del Pd sottoporrà infatti ai colleghi la richiesta di dimissioni da mettere ai voti, nella speranza però che sia prima lo stesso presidente, spontaneamente, a rimettere il proprio incarico. Per il rappresentante di quartiere, infatti, «si tratta di un atto indispensabile per dare un chiaro segnale all’intera comunità della III circoscrizione. Sarebbe auspicabile – conclude – che la soluzione delle dimissioni motu proprio fosse sollecitata anche dalla stessa amministrazione comunale ed in particolare dal sindaco Buzzanca, il quale sarebbe tenuto a mostrare la dovuta sensibilità amministrativa a fronte di fatti talmente imbarazzanti. Così come fatto qualche mese nel caso dell’ex-assessore alle politiche sociali Pinella Aliberti». (Elena De Pasquale)

(foto Sturiale)

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