La commissione parlamentare Ambiente a Messina. Germanà: «Poca attenzione da parte della Regione»

La commissione parlamentare Ambiente a Messina. Germanà: «Poca attenzione da parte della Regione»

La commissione parlamentare Ambiente a Messina. Germanà: «Poca attenzione da parte della Regione»

sabato 05 Dicembre 2009 - 13:18

Il presidente Alessandri: «Lo Stato seguirà passo passo la questione, ci vuole un raccordo tra i paesi del Nord che hanno fatto passi avanti e la Sicilia». Germanà: «Propongo un protocollo d’intesa Stato – Regione per creare una cabina di regia»

Roma è attenta all’emergenza Messina e finanzierà le richieste che arriveranno dal territorio. La commissione parlamentare Ambiente, territorio e lavori pubblici lascia la città con questo messaggio, con il chiaro intento di sgombrare il campo da una poca attenzione nei confronti dell’alluvione del 1. ottobre scorso. Ma per avere certezze sulle risorse bisogna rivolgersi altrove: Comune e Regione dovranno prima completare la ricognizione dei danni e di quanto servirà per poi richiedere le somme dovute al Governo. Solo in quella fase, poi, la commissione entrerà in campo per trattare «con la dovuta e necessaria attenzione» gli atti parlamentari. Insomma, al di là dei segnali comunque importanti che l’istituzione parlamentare ha voluto dare alla nostra città, di concreto esce ben poco dal sopralluogo che i commissari, con in testa il presidente Angelo Alessandri, hanno effettuato nei luoghi alluvionati con un sorvolo delle zone.

Insieme a lui i deputati Sergio Michele Piffari e i messinesi Nino Germanà, Domenico Scilipoti (componenti della commissione) ed Enzo Garofalo, accompagnati dall’assessore regionale Territorio e Ambiente Mario Milone. Nell’accoglierli il sindaco Giuseppe Buzzanca ha ringraziato la commissione sottolineando, ancora una volta, come «Messina non sia stata ripagata della solidarietà per la quale è nota, a causa di una cattiva informazione su quanto accaduto». La storia dell’abusivismo brucia ancora ed è stata tirata fuori anche dal leghista Alessandri: «L’abusivismo c’è, forse non lì ma c’è, e va combattuto». Concetto nobile e sacrosanto, che però poco c’entra con Giampilieri, Altolia, Scaletta e nei paesi colpiti dal nubifragio assassino.

Alessandri ha posto l’attenzione sull’importanza di un «piano generale sul rischio idrogeologico», proponendo di creare «un raccordo tra i paesi del Nord che su questo campo hanno fatto passi in avanti, come la Valtellina, e la Sicilia, che invece è rimasta indietro. Bisogna coinvolgere la gente nel segnalare l’abusivismo e rendere meno frammentaria la Protezione civile». Anche Piffari concorda sull’importanza della pianificazione, aggiungendo che «negli ultimi 20 anni le competenze sono state date alle regioni, mentre come Stato dovremmo riprendere in mano questa materia». Piffari pone anche un’altra questione importante: «Spopolare quelle zone può creare ancora più danni».

A mettere il pepe alla conferenza stampa di stamattina ci ha pensato Germanà, che ha puntato il dito contro la Regione (rappresentata da Milone, che ha parlato di un sistema legislativo non sufficiente): «La mia preoccupazione è che corrisponda al vero quanto mi riferiscono sui fondi stanziati per Trapani, Catania e Messina e per i quali pare ci sia stato un occhio di riguardo per le prime due realtà. Anche nella nomina dei consulenti, nessuno di Messina, Lombardo mostra una poca attenzione del governo regionale verso la nostra città. La mia proposta è: un protocollo d’intesa Stato – Regione per creare un’unica cabina di regia che coinvolga Comune, Regione, commissioni parlamentari, ministero, ordini professionali». Garofalo ha aggiunto che «non è vero che Messina è stata trattata diversamente da altre città d’Italia, ci sono solo stati degli equivoci, la visita di oggi della commissione è una dimostrazione che non si vuol abbassare il livello d’attenzione». Attenzione che, secondo Scilipoti, andrebbe ampliata ad altre situazioni a rischio della città «come quella centennale delle baracche».

(foto Dino Sturiale)

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