Commissione speciale d’inchiesta sul Piano Strade: i numeri ci sono, ecco tutti i dettagli sull’organo

Commissione speciale d’inchiesta sul Piano Strade: i numeri ci sono, ecco tutti i dettagli sull’organo

Commissione speciale d’inchiesta sul Piano Strade: i numeri ci sono, ecco tutti i dettagli sull’organo

giovedì 07 Aprile 2011 - 22:41

Si occuperà di verificare lo stato e l’esecuzione degli interventi previsti sulle strade secondarie. Ventinove consiglieri provinciali hanno sottoscritto l’istituzione: opposizione, Sicilia Vera, Udc, parte dell’Mpa e del PdL-Beninati. Palermo (Idv) verso la presidenza

Ormai da diverse settimane si discute alla Provincia dell’istituzione di una commissione speciale d’inchiesta riguardante il Piano Strade e più nello specifico il modo in cui le risorse stanziate sono state poi spese dall’ente e dalla ditte chiamate ad intervenire per le tante emergenze del territorio. Gli spunti all’argomento sono giunti da diversi allarmi lanciati in aula e non solo dai consiglieri provinciali, ma anche da sindaci e amministratori di varie zone, da Ucria a Mandanici, passando per il capoluogo Messina.

Una serie interminabile di punti interrogativi ai quali si vuole provare finalmente a dare una risposta. O quanto meno cercare di vederci più chiaro. A seguito del dibattito effettuato nella seduta del consiglio dello scorso 3 marzo, è stata presa la decisione da parte della conferenza dei capigruppo di istituire, ai sensi dell’art. 32 comma 6, l’organo. La costituenda commissione di inchiesta sarà composta da un componente per ogni gruppo costituito all’interno del consiglio provinciale, che dovrà essere formalmente designato dal gruppo di appartenenza, attribuendo alle opposizioni la presidenza della commissione stessa e la vice presidenza ad un esponente della maggioranza. Al momento, per la presidenza, il principale “candidato” è Maurizio Palermo di Italia dei Valori.

La commissione stessa, al fine di verificare tutti gli adempimenti messi in atto per l’esecuzione degli interventi del Piano, potrà avvalersi a titolo gratuito di consulenti esterni e potrà altresì chiamare in audizioni, il responsabile del procedimento, i progettisti degli interventi, i direttori dei lavori, i responsabili delle imprese esecutrici degli interventi, i responsabili tecnici delle stesse imprese o quanti possano contribuire all’espletamento del mandato della commissione medesima. Circostanza questa che di fatto potrà chiarire molti dubbi circa lavori eseguiti ma che non hanno convinto. Una commissione “a tempo”, che dovrà concludere entro sei mesi dall’insediamento i propri lavori. Un’eventuale proroga dell’anzidetto termine verrà deliberata dal consiglio provinciale su proposta della medesima commissione di inchiesta.

Per la costituzione dell’organo serve una “richiesta motivata” di un terzo dei consiglieri provinciali e l’approvazione delle delibera in aula approvata a maggioranza assoluta. In questo momento in 29 avrebbero firmato la delibera di costituzione della commissione speciale, un numero ampliamente più largo rispetto a quello necessario per avviare la procedura. Tra i sottoscrittori i gruppi dell’opposizione, Sicilia Vera, parte dell’Mpa, l’Udc e alcuni esponenti del PdL dell’area Beninati. Tanto che qualcuno è arrivato a pensare, tra il serio e l’ironico, che Ricevuto rischierebbe di venire sfiduciato qualora tale asse in aula si trovasse ad essere confermato in occasione di qualche votazione importante in consiglio.

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