Il Comune piange miseria, la giunta raddoppia i compensi del Nucleo di Valutazione

Il Comune piange miseria, la giunta raddoppia i compensi del Nucleo di Valutazione

Il Comune piange miseria, la giunta raddoppia i compensi del Nucleo di Valutazione

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venerdì 27 Febbraio 2009 - 08:31

Manovre incomprensibili a Palazzo Zanca: a gennaio l’amministrazione ha portato da 5 milioni di lire a 5 mila euro annui il compenso dei componenti esterni. Gennaro (Pd): «E’ opportuno?»

Il Comune ha chiuso i rubinetti, «non ci sono più soldi» è il ritornello che si sentono ripetere tutti quelli che, per motivi diversi, bussano alle porte di Palazzo Zanca per battere cassa. Proprio tutti? No, qualcuno si vede addirittura aumentare i compensi, anziché ridurre. Parliamo dei componenti del Nucleo di Valutazione del Comune, in particolare di quelli esterni, oggetto di un’interrogazione del consigliere comunale Gaetano Gennaro (Pd Democratici per Messina). Del Nucleo abbiamo già parlato in passato: è lo strumento di cui si avvale l’organo politico per valutare i risultati di gestione ed a controllare l’operato della dirigenza comunale. Ne fanno parte, secondo le nomine del sindaco del 10 settembre scorso: il segretario generale, nonché direttore generale, Filippo Ribaudo quale presidente, il vicesegretario generale vicario Giuseppe Mauro e i componenti esterni Sergio Alagna, Francesco Craparotta e Alessandro Anastasi. Segretario del Nucleo è Adriana Salemi, al Comune inquadrata come categoria D posizione economica D6, ex VIII q.f..

Bene, quanto percepiscono i membri di questa “commissione speciale” che l’arduo compito di valutare i solerti dirigenti di Palazzo Zanca? Il 29 gennaio la giunta ha revocato una delibera del 2002, la quale stabiliva che nell’arco di ogni semestre il Nucleo di Valutazione dovesse tenere un minimo di cinque sedute, che il compenso forfetario pari a 5 milioni di lire annue pro-capite dovesse essere corrisposto ai componenti esterni del Nucleo, previo accertamento della partecipazione al minimo di sedute previste, sulla base di apposita relazione in merito all’attività svolta. Con la nuova delibera, la giunta ha deciso di «non quantificare le sedute minime nell’arco del semestre del Nucleo di Valutazione per l’erogazione del compenso» e di «equiparare il compenso annuo da corrispondere ai componenti che ne hanno diritto a quello attribuito ai Revisori Contabili, facendo riferimento a quanto deliberato dal Consiglio Comunale il 29 agosto 2005 nell’atto di nomina dei componenti il Collegio dei Revisori dei Conti». Il che significa, tradotto in moneta, per il presidente un compenso annuo di 34mila euro circa e per ogni componente di poco meno di 23mila euro annui.

Di fatto, dunque, il compenso dei componenti del Nucleo esterni alla pianta organica del Comune è aumentato in misura notevole, ma «la parificazione economica tra il Nucleo di Valutazione ed il Collegio dei Revisori dei Conti – osserva Gennaro – non trova alcuna chiara indicazione normativa, né tanto meno una coerente giustificazione politica, soprattutto alla luce dell’attuale situazione economica-finanziaria in cui versa il Comune di Messina». Tra l’altro, «a seguito della suddetta equiparazione, si evince chiaramente che il nuovo compenso aumenterà di circa sette volte per il Presidente e di più del quadruplo per i singoli componenti, con un notevole aggravio per le casse comunali».

Gennaro si chiede, e chiede al sindaco, se il compenso verrà adeguato anche per i membri interni del Nucleo, se esso «possa essere erogato senza alcuna attestazione di partecipazione dei membri alle sedute dell’organo in questione» e se il Nucleo stesso «abbia l’obbligo di presentare al Sindaco un’apposita relazione con la quale si riferisca sull’attività svolta». Ma la vera questione è di opportunità politica e se vogliamo anche etica: «Quali sono le motivazioni politiche, amministrative e normative – chiede il consigliere – che hanno spinto la giunta ad equiparare i compensi del Nucleo di Valutazione a quelli del Collegio Revisori dei Conti? Alla luce della situazione economico-finanziaria in cui versa l’ente, non sarebbe più opportuno revocare la delibera del 2009, mantenendo inalterate le previsioni economiche e normative precedenti?».

C’è un’ultima considerazione da fare: come giustificare l’aumento dei compensi alla luce della lentezza con la quale il Nucleo opera? Ricordiamo che ancora vanno valutati gli ultimi quattro anni di operato dei dirigenti, e che non è stata fatta la nuova pesatura dei ruoli, tanto da obbligare il Comune e pagare più un milione di euro d’acconto. Si valuti anche questo.

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