Il consigliere cerca stanza: la protesta del centrosinistra

Il consigliere cerca stanza: la protesta del centrosinistra

Redazione

Il consigliere cerca stanza: la protesta del centrosinistra

lunedì 06 Ottobre 2008 - 11:15

I gruppi dell'opposizione lanciano l'ultimatum: «Ci vengano assegnati gli uffici, altrimenti occuperemo l'aula consiliare». Conferenza stampa nei corridoi, «ma non è una semplice provocazione»

Una scrivania impolverata, tutti in piedi (le poltrone da oltre 600 euro sono altrove) e conferenza stampa inusuale ma d’effetto, lì, in mezzo ai corridoi di Palazzo Zanca dove i consiglieri comunali del centrosinistra sono stati -abbandonati- dall’amministrazione. Così Marcello Greco, Elio Sauta, Nicola Barbalace, Gaetano Gennaro, Felice Calabrò, Antonio Barone e Benedetto Vaccarino, ma anche gli assenti comunque vicini alla causa, rendono pubblico un problema che vanno denunciando, negli uffici preposti, da mesi: la mancata assegnazione degli uffici ai consiglieri comunali, costretti a chiedere -asilo politico- in questa o quella stanza. Questo nonostante ci siano due ordinanze del sindaco Buzzanca che invitano i capi area di vari dipartimenti a lasciar posto ai politici eletti nella scorsa tornata.

I consiglieri hanno ribadito stamani che la conferenza stampa nei corridoi non è una semplice provocazione, lo scopo è «far venire a conoscenza dell’intera cittadinanza la mancanza di volontà da parte dell’amministrazione comunale e degli uffici preposti a farsi garante del rispetto dell’art. 54 del Consiglio comunale, che regolamenta il funzionamento dei gruppi consiliari e che recita al comma 1: A ciascun gruppo consiliare viene assegnato un ufficio composto con idoneo arreadamento e supporti tecnici (…). A ciascun gruppo consiliare viene assegnato personale comunale fino ad un massimo di tre unità, in ragione di una unità ogni dieci consiglieri componenti il gruppo».

Sono passati tre mesi dall’insediamento del consiglio, e nonostante diverse richieste ufficiali, il centrosinistra lamenta «il silenzio totale degli organi a questo proposti. Poiché questa situazione di fatto inibisce le funzioni per cui siamo stati eletti dai cittadini messinesi e la mancanza di un ufficio non consente di svolgere il nostro lavoro di consigliere comunale, non si può far a meno di denunciarlo pubblicamente». Del problema si è discusso anche in sede di conferenza dei capigruppo, «altri soggetti istituzionali hanno letteralmente -sfrattato- interi uffici per allestire assessorati e segreterie, con assoluta noncuranza delle esigenze degli stessi». Secondo l’opposizione è stato «offeso» il ruolo del consiglio, e per questo viene chiamato in causa il presidente dello stesso, Pippo Previti, «che non è in grado di intervenire con decisione e concretezza facendo liberare le stanze che sono state sottratte -abusivamente- alla disponibilità del consiglio e che oggi sono impiegate per altre destinazioni».

Il centrosinistra non vuole più attendere: o l’amministrazione interviene subito, oppure «preannunciamo che metteremo in essere tutte le iniziative necessarie che la normativa vigente prevede a tutela del ruolo che i cittadini ci hanno assegnato, in essa compresa anche l’occupazione permanente dell’aula consiliare, luogo in cui nelle more svolgeremo l’attività istituzionale». La questione non sembra essere una novità nella -storia- di Palazzo Zanca. Come fatto notare oggi da Gaetano Gennaro, anche nel 2003 (sindaco era sempre Buzzanca) il gruppo Vince Messina rimase senza stanza per oltre cinque mesi.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007