In consiglio comunale arrivano i bilanci dell’Atm. Ma la sessione decade per un “difetto di comunicazione”

In consiglio comunale arrivano i bilanci dell’Atm. Ma la sessione decade per un “difetto di comunicazione”

In consiglio comunale arrivano i bilanci dell’Atm. Ma la sessione decade per un “difetto di comunicazione”

venerdì 08 Aprile 2011 - 08:36

Melazzo convocato solo il 5 aprile per ieri: la seduta non poteva essere valida, tutto rinviato al 18 aprile. Approdano i bilanci dell’azienda trasporti, ma all’ordine del giorno ci sono anche Tirone, Molini Gazzi e Piano Strategico

Il consiglio comunale tornerà a riunirsi il 18 aprile, tra dieci giorni dunque. I tempi “tecnici” sono quelli che sono, a Palazzo Zanca, anche perché la sessione che avrebbe dovuto aprirsi ieri è decaduta ancor prima di cominciare. E dire che in fondo all’ordine del giorno apparivano, per la prima volta da anni, quelle tre letterine che fanno tremare più di un consigliere comunale, Atm. Perché ieri non s’è svolto il Consiglio? Possiamo definirlo un “difetto di convocazione”. Ieri, infatti, il sempre preciso Giuseppe Melazzo dell’Udc ha inviato una nota al presidente del Consiglio Pippo Previti, evidenziando come la convocazione della seduta gli fosse stata notificata il 5 aprile. «Ai sensi e per gli effetti dell’art. 6 comma 13 (Melazzo è avvocato e si vede, ndr) l’avviso di convocazione per adunanza ordinaria – si legge – deve essere consegnata al consiglio comunale almeno cinque giorni prima della riunione. Considerata peraltro – scrive Melazzo – la rilevanza degli argomenti all’ordine del giorno, alla cui discussione nel legittimo esercizio delle mie funzioni intendo partecipare, trovandomi invece impossibilitato in ragione della non tempestiva notifica della convocazione, si eccepisce la nullità o inefficacia della convocazione e si chiede di assumere ogni consequenziale provvedimento, astenendosi dal trattare qualsivoglia delibera che risulterebbe in ipotesi contraria inficiata da nullità o annullabilità insanabile». Giunta la “letterina” di Melazzo, Previti non ha potuto far altro che chiedere chiarimenti agli uffici sulla consegna degli ordini del giorno e chiudere la sessione, rinviandola, come è stato reso noto oggi, al 18 aprile.

Intoppi a parte, le prossime sedute del consiglio comunale saranno cruciali, visti gli argomenti all’ordine del giorno: due delibere sulla Stu Tirone, una per mantenerla in vita, l’altra per scioglierla (proposta proprio da Melazzo); l’ormai “leggendaria” delibera su Molini Gazzi e gli altri errori materiali del Prg; l’approvazione del piano strategico “Messina 2020”. E, tra le altre cose, ecco arrivare l’Atm, non la delibera con il piano di risanamento elaborato dall’Amministrazione (verrà presentato a giorni), ma quegli atti senza la cui approvazione difficilmente si andrà da qualche parte: i bilanci. Ecco allora il bilancio di previsione 2009, il pluriennale 2009-2010-2011; il bilancio di previsione 2010, il bilancio pluriennale 2010-2011-2012, il bilancio consuntivo rimodulato del 2007 e il bilancio consuntivo del 2008. Tanta roba. Per la quale si prevedono, viste le carte che hanno accompagnato certi bilanci (i pareri contrari dei revisori all’ultimo bilancio parlano chiaro), tempi duri nell’aula di Palazzo Zanca.

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