D’Alia attacca, Previti risponde: ma il Consiglio sul racket diventa un caso

D’Alia attacca, Previti risponde: ma il Consiglio sul racket diventa un caso

D’Alia attacca, Previti risponde: ma il Consiglio sul racket diventa un caso

lunedì 23 Novembre 2009 - 22:33

Il senatore Udc: «Nessun invito, Previti chieda scusa o si dimetta». Il presidente del consiglio comunale: «Polemica inaccettabile». Ma Garofalo (Pdl) conferma: «Non mi è pervenuto alcun invito». Domani Rizzo incontrerà il sottosegretario Mantovano

Tutto si poteva pensare, questa mattina, in occasione della seduta straordinaria del consiglio comunale sui fenomeni del racket e dell’usura. Tutto, ma non che la seduta stessa, convocata dal presidente Pippo Previti dopo l’attentato all’imprenditore Alessandro Rizzo, si tramutasse nel corso della giornata in una sorta di “caso politico”. Nel corso dei lavori più volte è stata stigmatizzata l’assenza di buona parte dei rappresentanti istituzionali invitati, ed in particolare della deputazione nazionale e regionale, non pervenuta in blocco. Assenza sottolineata dallo stesso Previti, che parlava di «probabile difetto di comunicazione». Poi, nel pomeriggio, l’uscita che non t’aspetti. Arriva dal capogruppo al Senato dell’Udc, Gianpiero D’Alia, che in questo periodo non risparmia niente e nessuno. La sua è una vera e propria stoccata a Previti: «Non ho mai ricevuto alcun invito per la seduta odierna del consiglio comunale – afferma – e quindi sono sorpreso per la polemica innescatasi a causa delle mancata partecipazione all’evento. Previti non è nuovo a convocazioni “in contumacia”. Se l’intera deputazione e le più importanti istituzioni cittadine non hanno preso parte a questo appuntamento credo che un problema ci sia, ed è il presidente del consiglio comunale che farebbe bene a scusarsi o a dimettersi».

Un fulmine a ciel sereno al quale il presidente del Consiglio risponde poco più tardi, piccato: «Apprendo con sorpresa e rammarico la presa di posizione del senatore D’Alia, senza però coglierne le reali intenzioni e motivazioni, considerato che il sottoscritto, nell’esercizio delle proprie funzioni, ha regolarmente invitato tutti i parlamentari regionali e nazionali al consiglio comunale di stamani. E’ pertanto inaccettabile e assolutamente da non alimentare la polemica fatta al mio indirizzo, su argomenti tra l’altro che dovrebbero vedere l’intera classe politica ed istituzionale a tutti i livelli unita e coesa, per la soluzione dei suddetti “tumori sociali”, nell’interesse della nostra comunità». Ma la tesi di D’Alia, seppur con toni molto più pacati e apparentemente non polemici, viene confermata da un nuovo comunicato, stavolta del deputato nazionale del Pdl Enzo Garofalo: «Sono dispiaciuto di non aver potuto partecipare alla seduta – afferma – si è sicuramente verificato un disguido poiché non mi è pervenuto alcun invito». E siamo a due. Dobbiamo pensare la stessa cosa di tutte gli altri rappresentanti istituzionali assenti (prefetto, questore, comandanti di Carabinieri e Guardia di Finanza, procuratore capo, presidente del tribunale, ecc.)?

Garofalo aggiunge che «lo Stato con le sue istituzioni ha tempestivamente offerto solidarietà alla famiglia Rizzo, vittima del racket e dell’usura. Siamo particolarmente attenti nei confronti di questo delicato tema e continueremo a dare il nostro contributo per incoraggiare tutti quegli imprenditori che subiscono continue intimidazioni. La loro denuncia troverà sempre il nostro sostegno. A tal proposito ci tengo a ricordare che proprio domani presso la sede del ministero degli Interni, Alessandro Rizzo, assieme al sottoscritto ed al dott. Blandina, incontrerà il sottosegretario Alfredo Mantovano. Si tratta di un incontro significativo perché si vuole favorire il raccordo tra Stato e imprenditori al fine di unire le forze per combattere un “male” che sta rovinando la realtà in cui viviamo».

(foto Sturiale)

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Premi qui per commentare
o leggere i commenti
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Salita Villa Contino 15 - 98124 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007

Questo sito è associato alla

badge_FED