Disperata la situazione per i residenti in contrada Cavalieri e Caccarazzi. Pergolizzi e Guerrera scrivono al sindaco

Le segnalazioni giunte domenica scorsa da parte di alcuni residenti di contrada Cavalieri e Caccarazzi, in zona torrente Papardo, rischiano di essere ancor più allarmanti, dopo il violento nubifragio che la notte scorse, per più di un’ora, si è abbattuto su Messina. Pioggia e grandine hanno infatti reso necessario l’intervento dei Vigili del Fuoco in diverse zone della città, ricordando, semmai ce ne fosse bisogno, le oggettive difficoltà che si registrano a Messina al verificarsi di un temporale.

Proprio in merito ai disagi denunciati dai cittadini della zona nord, i consiglieri Nello Pergolizzi(Pdl) e Domenico Guerrera(Udc il Centro con D’Alia), hanno scritto al sindaco Buzzanca per saper se quest’ultimo “sia a conoscenza della stato di evidente ed attuale pericolo di cui in premessa e per conoscere quali iniziative intenda assumere”. Sono molteplici gli interventi che, a detta dei consiglieri, sarebbe necessario apportare lungo la sede viaria del torrente Papardo a monte dell’Ospedale e fino all’abitato di Faro Superiore, area quest’ultima che, ricordano Pergolizzi e Guerrera “rientra in quella parte di territorio ricadente nelle Z.P.S. e che pertanto è oggetto di un piano particolareggiato di iniziativa pubblica, redatto dall’Amministrazione Comunale e trasmesso all’Assessorato Territorio e Ambiente di Palermo nell’anno 2007”.

Condizioni quest’ultime che dovrebbe spingere Buzzanca, ancor di più in qualità di deputato regionale, “ad attivare con urgenza, unitamente a tutta la Deputazione Regionale, tutte le procedure per la definizione del progetto giacente da troppo tempo presso il Governo Regionale, il quale ha imposto l’obbligo di valutazione dell’incidenza ambientale”.

“L’alveo del torrente Papardo – scrivono i consiglieri nel documento – è diventato una sorta di recipiente naturale ove viene scaricato ogni tipo di rifiuto ed ogni sorta di oggetti, con conseguente alterazione del normale deflusso delle acque, senza parlare della folta vegetazione che contribuisce a questa problematica. A ciò va aggiunto come, nonostante le numerose costruzioni che insistono sul territorio, non vi sia traccia di opere di urbanizzazione e di percorsi pedonali, e questo costituisce un vero e proprio pericolo per incolumità per gli abitanti”. Difficile poi, se non addirittura impossibile, il raggiungimento del campo di rugby, adiacente al letto del torrente Papardo, al quale si può accedere solo pedonalmente attraversando il torrente da una sponda all’altra.

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