L’interrogazione bipartisan presentata ieri ha in parte anticipato ciò di cui questa mattina si discuterà nell’aula consiliare. Intanto alla Regione il deputato del Pd Picciolo presenta un’interrogazione chiedendo un risarcimento danni per i comuni più colpiti dal maltempo
Dopo l’interrogazione bipartisan sul dissesto idrogeologico a firma dei consiglieri Ivano Cantello, Nello Pergolizzi, Giuseppe Melazzo, Claudio Canfora, Antonino Carreri, Salvatore Serra, Vincenzo Messina, Gaetano Gennaro e presentata ieri al sindaco Buzzanca, agli assessori Isgrò e Romano, questa mattina in consiglio comunale la questione verrà affrontata a viso aperto da maggioranza ed opposizione. Un problema che nelle ultime settimane, a causa delle continue piogge, si è mostrato in tutta la sua criticità, e sul quale la città è piano piano “scivolata”. La questione, inizialmente prevista all’ordine del giorno della seduta di lunedì, è stata posticipata dalla discussione di un altro tipo di dissesto, quello stradale: buche, avvallamenti e pavimentazione sconnessa sono affliggono quotidianamente automobilisti e passeggeri. Oggi invece frane, smottamenti e crolli i protagonisti incontrastati dell’aula consiliare. I territori di Messina e provincia usciti “malconci” dalle ultime settimane di incessante maltempo, necessitano di interventi immediati.
Ma ad uscire con le “ossa rotta” sono anche i residenti dei comuni maggiormente colpiti e per cui oggi il deputato regionale del Pd Giuseppe Picciolo, ritiene indispensabile un risarcimento: «Bisogna mettere a punto un piano complessivo – afferma il rappresentante regionale – che preveda interventi organici nei comuni interessati ed anche un eventuale risarcimento nei confronti degli enti locali maggiormente colpiti dal ripetersi ormai ininterrotto di frane e cedimenti stradali che hanno messo in ginocchio l’economia locale». Questo quanto richiesto da Picciolo in un’interrogazione presentata all’assessore alla Presidenza Giovanni Iarda e al Territorio Giuseppe Corbello.
(foto Dino Sturiale)
