Il presidente, dott. Roberto Materia, gli operatori e i tecnici dell’Ente di Sviluppo Agricolo(ESA) hanno presentato, presso la Sala gialla di Palazzo dei Normanni, il progetto di riqualificazione di dieci borghi rurali, su cui da tempo si stava concentrando il loro impegno.
Durante la manifestazione, presieduta dall’On. Salvino Caputo, Presidente della III commissione parlamentare dell’ARS, sono stati illustrati a rappresentanti del mondo politico, istituzionale ed imprenditoriale, i lavori approntati dai tecnici dell’Ente di Sviluppo Agricolo per il recupero di un patrimonio storico-architettonico di inestimabile valore, costruito tra l’epoca fascista e gli anni cinquanta, e per lo sviluppo del territorio rurale attraverso ippovie, greenways e punti di sosta attrezzati.
L’ambizioso progetto, ben congegnato e curato tenendo conto delle varie esigenze dei siti presi in considerazione, porterà, una volta realizzato, ad una trasformazione dei villaggi e borghi rurali, attualmente svolgenti ruoli di semplici cerniere territoriali tra collina e montagna, per vederli poi, a seguito di recupero, come veri e propri “centri servizi” territoriali, dove realizzare strutture recettive, stazioni di sosta, e vendita di prodotti tipici.
Nel rispetto, quindi, di uno sviluppo sostenibile i dieci borghi, considerati nel progetto di riqualificazione (Borzellino, Schirò, Portella della Croce, Vicaretto, Petilia, Baccarato, Lupo, San Giovanni, Schisina, Bonsignore) essendo posti lungo un asse che interessa le province di Palermo, Agrigento, Caltanissetta, Enna, Catania e Messina, costituiranno un percorso lungo oltre 150 km, da poter percorrere a cavallo, in bicicletta o a piedi, la “Via dei borghi”, com’è stata meglio definita.
La “Via dei borghi” si proporrà di favorire l’economia delle aree interne, orientando nuovi flussi turistici verso la Sicilia più disagiata, ciò in totale consonanza con gli attuali obiettivi della promozione di un turismo isolano duraturo, non stagionale, investendo su una tipologia che potrà essere gestita direttamente dai siciliani attraverso piccole attività e che conserverà anche il plusvalore dell’indotto.
Naturalmente, per fare ciò l’ E.S.A. ha come obiettivo iniziale quello di coinvolgere le istituzioni, le associazioni e, in primo luogo, gli enti locali, che con la conoscenza approfondita del territorio e delle sue opportunità, potranno contribuire a realizzare un progetto più rispondente alle esigenze delle comunità e a favorirne l’occupazione.
“Il recupero dei Villaggi e Borghi Rurali,-ha dichiarato il Presidente Materia-se inserito nel contesto di una ampia strategia di marketing territoriale integrato e di sviluppo socio economico, potrà lasciare una traccia importante nei processi di rivitalizzazione delle aree rurali della Sicilia. Inoltre, la realizzazione non graverebbe sull’ente Regione, poiché si potrebbe far ricorso alle risorse disponibili con i fondi del PSR Sicilia 2007/2013 ed avviare, nello stesso tempo, altre misure, come procedure di project financing per l’individuazione di operatori privati.”
A complemento dell’iniziativa, che ha riscontrato il vivo interesse dei presenti, è stato annunciata la prossima collaborazione tra l’Università degli Studi di Palermo e l’ESA per la valorizzazione e la promozione degli archivi storici dell’Ente, che contengono documenti unici sulla bonifica e sulla riforma agraria in Sicilia.
