Il consigliere della III Circoscrizione invita il consiglio comunale a superare gli interessi politici e ad eleggere una figura prevista, per legge, dal 1990

Si torna a parlare di difensore civico, figura istituita dalla legge nel 1990 e regolamentata, al Comune di Messina, da un regolamento redatto nel 1997. Figura prevista, ma mai eletta a Messina, nonostante tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno del 2007 sembrava fosse arrivata la volta buona. A tornare sull’argomento è il consigliere della III circoscrizione Libero Gioveni (Pd), il quale sottolinea che «a distanza di 12 anni dal giorno in cui anche la nostra città si sarebbe potuta avvalere di una figura chiamata a rappresentare i cittadini tutelandone i diritti nei confronti della pubblica amministrazione (assicurando e promuovendo il pieno rispetto dei principi d’imparzialità), ancora oggi Messina ne è del tutto orfana».

Secondo Gioveni è «inammissibile il fatto che in nessuna legislatura sia stata mai “partorita” tale professionalità che, certamente, per il cittadino comune avrebbe senz’altro rappresentato (e di fatto rappresenterebbe) un importante punto di riferimento. Anzi, ci si ricorderà che, mentre durante l’amministrazione Genovese diverse sedute del Civico Consesso si conclusero con diverse….“fumate nere” perché non si riuscì mai a trovare l’accordo sul nome (per chiare ragioni di appartenenza politica), durante il periodo commissariale di Sbordone, invece, ben 16 consiglieri comunali (nel corso della votazione per la nomina del Difensore Civico svoltasi il 18 Aprile 2005), pensarono bene di coprirsi di ridicolo scrivendo il nome dell’allora arcivescovo Mons. Marra».

C’è una morale, in tutto questo, secondo il consigliere: «La “politica” non ha mai realmente voluto la figura del difensore civico». Ma Gioveni invita il consiglio comunale ad invertire la rotta e a rispondere ad un proprio dovere istituzionale. «Tanti, troppi sono i cittadini alle prese con le lungaggini burocratiche che contraddistinguono l’operato dei vari enti pubblici, così come forti si rivelano gli abusi che alcuni ignari Messinesi subiscono spesso dagli addetti ai lavori, nonostante vigano chiaramente in loro favore i dettami stabiliti dalla Legge 241/90 sulla “trasparenza degli atti amministrativi”. Ecco perché – conclude Gioveni – auspico una forte volontà politica da parte dell’intero Consiglio Comunale in merito alla nomina di questa fondamentale figura, affinché anche i cittadini messinesi possano avvalersi finalmente di un….“difensore dei loro diritti”».