Greco chiede le dimissioni di Carmelo Santalco, che risponde: «Argomentazioni da cortile»

Greco chiede le dimissioni di Carmelo Santalco, che risponde: «Argomentazioni da cortile»

Redazione

Greco chiede le dimissioni di Carmelo Santalco, che risponde: «Argomentazioni da cortile»

mercoledì 08 Ottobre 2008 - 14:30

Il capogruppo del Pd si scaglia contro l'assessore ai Rapporti col Consiglio, accusato di assenza in aula e del comportamento tenuto in occasione del sopralluogo della V commissione nei locali comunali

Marcello Greco, capogruppo del Pd, chiede la -testa- di Carmelo Santalco. Dimissioni immediate, per fatti definiti «gravi e indegni». Non è andato tanto per il sottile Greco, che ha avanzato la richiesta in coda alla seduta odierna del consiglio comunale. Lo ha fatto con una -doppia- pregiudiziale, perché due sono i motivi principali che lo hanno indotto a chiedere le dimissioni dell’assessore ai Rapporti col Consiglio e all’E-government.

Il primo è che «pur essendo assessore ai Rapporti con il consiglio comunale, lo abbiamo visto in aula una o due volte su dodici sedute. L’assessore è sempre in missione, forse come e-government potrebbe esportare in Italia la presenza di topi e blatte in questo Comune». Un riferimento, quest’ultimo, non casuale. Il secondo motivo della richiesta di dimissioni, quello che lo stesso Greco ritiene più grave, trae spunto infatti dal sopralluogo effettuato lo scorso 3 ottobre dal presidente della V commissione Giovanni Cocivera, dal presidente del consiglio Pippo Previti e dall’assessore al Patrimonio Franco Mondello, in seguito alle segnalazioni dello stesso Greco e della consigliera Emilia Barrile sulla sporcizia dei locali comunali, in particolare dei bagni.

In quella occasione l’assessore Santalco lamentò l’ingresso di «persone estranee e non riconducibili a consiglieri comunali» in alcuni uffici di Palazzo Zanca, chiedendo i nomi dei responsabili di tutto questo. Poi, attraverso una nota del dirigente Altomonte, si puntò il dito nei confronti della dott.ssa Di Bella. Secondo Greco questo atteggiamento di Santalco è da ritenere «indegno», anche perché avverso alla commissione consiliare, e dunque al consiglio stesso, del quale lo stesso assessore dovrebbe rappresentare il collante con l’amministrazione.

Non è meno dura la replica di Santalco, che afferma: «Avrei potuto tenere in considerazione questa richiesta di dimissioni se fossero state corroborate da motivazioni politiche o amministrative. Purtroppo le argomentazioni di cortile non le posso considerare. Argomentazioni che dimostrano sempre di più, data l’animosità con la quale le enuncia Greco, di essere di natura personale e personalistica, legate al fatto che non ho accondisceso ad alcuni desideri perorati per conto di altre persone dal consigliere Greco. Allora il consigliere abbia il coraggio di delineare le circostanze precise e di fare nomi e cognomi. Voglio aggiungere che ho molto apprezzato l’intervento della V commissione e del presidente Previti. Ognuno ha fatto il suo ruolo, qualcuno ci ha voluto giocare e oltre alla denuncia ha cercato anche il clamore sulla stampa. Per il resto – conclude Santalco – non mi sottraggo ai rapporti con il consiglio, anzi, non più tardi di stamattina uscendo dall’assessorato ho salutato tutti come consuetudine, e l’unica risposta che non ho avuto è stata quella del consigliere Greco».

In aula Santalco ha potuto incassare la difesa diremmo d’ufficio dei colleghi dell’Udc Mario Rizzo e Bruno Cilento, e lo stesso Cocivera, pur confermando il tutto, ha chiesto a Greco di ritirare la richiesta di dimissioni, ricordando che della questione si discuterà nella prossima seduta della V commissione.

(nelle foto Greco e Santalco)

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