La II commissione per fare il punto degli interventi post-alluvione va deserta: Guerrera assenze ingiustificate

La II commissione per fare il punto degli interventi post-alluvione va deserta: Guerrera assenze ingiustificate

La II commissione per fare il punto degli interventi post-alluvione va deserta: Guerrera assenze ingiustificate

giovedì 10 Marzo 2011 - 12:46

Unica voce fuori dal coro l’assessore ai lavori pubblici Gianfranco Scoglio, presente all'appuntamento. Guerrera: «La convocazione si è resa necessaria dati i ritardi registrati negli interventi di prima emergenza e in quelli successivi per la liberazione delle strade dal fangoi»

Fanno rumore le assenze registrate ieri alla seduta della II commissione consiliare presieduta da Domenico Guerrera, convocata per fare il punto della situazione sulle fase organizzative degli interventi resisi necessari sul territorio dopo il nubifragio dello scorso 1.marzo ed avere un quadro dei mezzi a disposizione dell’amministrazione comunale in caso di eventi di questo tipo. A tal proposito va registrata la delibera votata qualche giorno dal consiglio del VI quartiere in cui si chiede il trasferimento di almeno due dei mezzi presenti all’interno dell’autoparco municipale, in un villaggio rivierasco e in uno collinare per accelerare eventuali interventi d’emergenza.

Tornando alla commissione, Guerrera afferma oggi di non comprendere e soprattutto di non giustificare, la tante, troppe assenze all’incontro convocato. Questo l’elenco completo degli “invitati latitanti”, ad eccezione dell’assessore ai lavori pubblici Gianfranco Scoglio, unico presente: l’assessore alle manutenzioni Pippo Isgrò, all’arredo urbano Elvira Amata, il dirigente del dipartimento urbanizzazioni, ing. Antonino Amato ed il dirigente della Protezione civile, ing. Domenico Signorelli.

«Gli eventi calamitosi degli ultimi giorni – spiega Guerrera – avevano indotto la commissione a dedicare una seduta al fine di conoscere le fasi organizzative ed i mezzi utilizzati atteso che la macchina organizzativa non è stata impeccabile, sia nella prima fase di protezione civile, sia nella seconda, che doveva in tempi rapidi portare a normalizzare la situazione attraverso la rimozione di detriti e fango, almeno lungo le strade principali e dare così accesso alle abitazioni. L’approssimazione nell’esecuzione dei pochi interventi compiuti – continua il consigliere – senza una adeguata direzione tecnica, assunta in alcuni casi, per disperazione, dagli abitanti delle zone colpite, hanno determinato malumori e proteste da parte di chi voleva essere garantito dall’Amministrazione comunale, che aveva il dovere di coordinare in modo corretto tutte le fasi operative».

E proprio sul fronte dei disagi tutt’ora sofferti dagli abitanti di molte zone del territorio comunale, il consigliere della terza circoscrizione Libero Gioveni interviene sulla questione mai risolta della via Portone Miliare, importante strada di collegamento tra i villaggi di Bordonaro e Camaro, le cui condizioni, dopo l’ultima ondata di maltempo (vedi foto) sono ulteriormente peggiorate: «Alla già deficitaria condizione in cui si trova ormai da due anni l’arteria con una frana che insiste in più di metà carreggiata (quest’ultima tra l’altro ridotta a un colabrodo e invasa da esorbitanti rovi ed erbacce), si aggiungono, dopo gli ultimi eventi alluvionali, altri due piccoli smottamenti che fanno bella mostra lungo l’arteria». Per Gioveni una vera e propria beffa, perché l’arteria è diventata ormai «terra di nessuno visto che i potenziali enti proprietari (Comune, Provincia, Genio Militare) si guardano bene dal reclamarne la legittima proprietà, con conseguente “scaricabarile” sulle competenze negli interventi da effettuare».

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