Si è insediata l'Ars, An -boicotta- Cascio e lancia segnali a Lombardo

Si è insediata l’Ars, An -boicotta- Cascio e lancia segnali a Lombardo

Redazione

Si è insediata l’Ars, An -boicotta- Cascio e lancia segnali a Lombardo

giovedì 22 Maggio 2008 - 11:32

Due votazioni non sono bastate per l'elezione del presidente dell'Assemblea. An vuole il messinese Formica in Giunta e chiede spiegazioni a Scalia

I venti di guerra si avvertivano di ieri, e oggi hanno soffiato con tutta la loro forza. L’Ars si oggi insediata per l’inizio della XV legislatura, ma non ha ancora un presidente. Francesco Cascio (nella foto), ex capogruppo di Forza Italia, dato da tutti in pole position, è stato letteralmente -boicottato- dalla deputazione di An, che votando in massa Santi Formica e facendo così venir meno la maggioranza altrimenti scontata, ha lanciato un chiaro segnale sia al coordinatore regionale del partito Pippo Scalia che al governatore Raffaele Lombardo: il messinese Formica, il primo degli eletti nella tornata del 13 e 14 aprile, deve avere un posto in giunta.

Il caso si era già manifestato ieri, con la presa di posizione di cinque deputati di An, lo stesso Formica, Buzzanca, Aricò, Pogliese e Scilla, costringendo in serata Lombardo a diramare un comunicato: «Le indiscrezioni sui nomi degli assessori regionali apparse stamattina (ieri, ndr) su alcuni organi di stampa non corrispondono all’organigramma del nuovo governo, al quale stiamo lavorando». Ma la nota di Lombardo non deve essere bastata, tanto che oggi An ha voluto dimostrare una prova di forza. Esiste, al di là delle diatribe interne alla maggioranza, una -questione messinese-: fuori dalla giunta, infatti, al momento ci sono anche Nino Beninati, intenzionato a non aderire ad alcun gruppo, e Giovanni Ardizzone dell’Udc, per il quale però si profila un ruolo di vicepresidente vicario dell’Ars.

Tornando ai lavori d’aula, non sono bastate due votazioni per l’elezione del presidente. Nella prima servivano 60 voti, ma Cascio non ha superato i 49. Nella seconda, quando il quorum era a 46, il candidato del Pdl si è fermato a 45. La seduta è stata rinviata a domani mattina alle 10. Nel frattempo Lombardo dovrebbe varare la giunta, e chissà che la maggioranza non possa tornare a ricomporsi.

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