Lettera aperta a Lombardo: chiarezza sul futuro della Fiera

Lettera aperta a Lombardo: chiarezza sul futuro della Fiera

Lettera aperta a Lombardo: chiarezza sul futuro della Fiera

lunedì 26 Ottobre 2009 - 15:21

Mittenti: i capigruppo Mpa al Comune e alla Provincia, Tamà e Cerreti. Elogi per D’Amore, critiche per la lunga “gestazione” e dubbi sulla posizione del personale dell’ente. Intanto l'Ugl sul piede di guerra

La Fiera di Messina ha bisogno di una guida. La situazione di stallo determinatasi alla scadenza del mandato di Fabio D’Amore, avvenuta ben due mesi fa, non lascia ben sperare per il futuro dell’ente, e la parola liquidazione è tornata tremendamente di moda. Pare ormai scontato che D’Amore non verrà riconfermato, mentre per la sua successione si parla con insistenza di un esponente della corrente Miccichè del Pdl, con Giovanni Pino favorito (ma si fa anche il nome dell’ex consigliere comunale Ciccio Curcio).

Ad ogni modo una decisione va presa, e nel più breve tempo possibile. A sollecitarla, con una lettera aperta inviata al proprio leader politico, il presidente della Regione Raffaele Lombardo, sono i capigruppo al Comune e alla Provincia dell’Mpa, Sebastiano Tamà e Roberto Cerreti. «Appare indubbio – scrivono – come anche la semplicità di una nomina di un Commissario straordinario, un colpo di penna per determinare un soggetto alla guida di un Ente messinese, sembri ai nostri occhi ed a quelli degli ormai esasperati cittadini “un dono”, un regalo ottenuto chi sa con quali sacrifici, sforzi e oneri per “la nostra deputazione regionale”, un mitico obbiettivo in più per la “Messina che piagnucola”, e non invece quell’obbligo normativo che possa mettere nelle condizioni una struttura a partecipazione regionale, nell’avere finalmente e dopo due mesi la necessaria guida e gestione».

«Comprenderà Governatore – dicono i due a Lombardo – che Messina, al contrario di quel che pensa qualche illustre giornalista, “non è una Città complessata”, ma semplicemente un luogo dove cittadini onesti che pagano le tasse, che votano, che lavorano nei limiti del decennale fenomeno della disoccupazione, aspettavano e aspettano segnali ed interessamenti dai diversi Governi Nazionali e Regionali che nell’ultimo ventennio si sono succeduti. Non sfuggirà pertanto alla sua attenzione come anche quel poco che ci spetta per legge, come un Commissario per la Fiera internazionale di Messina, sembri un problema insormontabile, che a differenza delle altre città siciliane merita due,tre e forse quattro mesi di attesa, o meglio di gestazione, per la genitura di chissà quale nominativo alla guida e per il rilancio di uno degli antichi fiori all’occhiello della nostra Messina».

«Siamo stanchi di vivere di ricordi e di speranze – aggiungono ancora Tamà e Cerreti – noi pretendiamo nel rispetto anche della nostra tanto decantata autonomia, che Lei Presidente si occupi in prima persona della nostra Città, ma non solo come Commissario per l’emergenza alluvione, ma nella vera qualità di leader di un Movimento politico che pone come priorità concettuale l’autonomia siciliana e dei suoi vari Enti locali sul territorio. Per quanto scritto sin’ora, come già annunciato ai due rappresentanti a capo delle amministrazioni comunale e provinciale, sarebbe un enorme ed ingiustificato danno per la Città, soprattutto in questo momento, vanificare la grande opera mediatica e di rilancio dell’immagine dell’Ente , operata con grande impegno e senso di “messinesità” dal commissario Fabio D’Amore e dal suo staff, subendo silenti l’inerzia degli Organi competenti al rinnovo dei rappresentanti nella struttura messinese».

«Non sfugge inoltre – concludono – la situazione del personale che ancora una volta, ma oggi non per carenza di fondi ma per assenza di governo dell’Ente, subisce nuovamente il mancato pagamento degli stipendi da due mesi, con un inevitabile nocumento per loro e le famiglie. Pertanto la richiesta Signor Presidente, di un Suo Autorevole ed immediato intervento presso le forze di Governo competenti, al fine di chiarire in maniera definitiva, una volta e per tutte, l’effettiva volontà in merito al futuro dell’Ente Autonomo Fiera di Messina e del suo personale».

Intanto dopo le sollecitazioni delle scorse settimane e le rassicurazioni giunte da Palermo circa un immediato sblocco della situazione, l’Ugl annuncia di aver dichiarato lo stato di agitazione del personale. Dario Ferro, rappresentante del sindacato, dichiara: «Se non arriveranno risposte in tempi brevi siamo pronti ad occupare la sede dell’assessorato».

S.C.- E.R.

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