Morte dell'allenatore dell'Alì Terme. Chiarella invoca maggiore sicurezza nelle strutture sportive

Morte dell’allenatore dell’Alì Terme. Chiarella invoca maggiore sicurezza nelle strutture sportive

Redazione

Morte dell’allenatore dell’Alì Terme. Chiarella invoca maggiore sicurezza nelle strutture sportive

lunedì 03 Novembre 2008 - 12:49

Una tragedia che ha segnato la domenica calcistica dei campionati minori nella nostra provincia. L’allenatore dell’Alì Terme Pippo Giunta è stato colto sabato da infarto durante la gara di terza Categoria tra la sua squadra e la Peloro Annunziata. L’uomo si è accasciato al suolo a cinque minuti dal termine della gara e non sono valsi a niente gli interventi dei dirigenti che hanno provato a soccorerlo.

In riferimento all’accaduto è intevenuto oggi il consigliere comunale del gruppo -Forza Azzurri- Giuseppe Chiarella, che in veste di guardalinee ha calcato diversi campi nei tornei professionistici italiani. Un appello per rappresentare il problema della sicurezza legata alla mancanza di idonei strumenti e mezzi sanitari all’interno delle strutture sportive.

-La prima considerazione è quella della mancanza di assistenza sanitaria, nei campi della nostra provincia, per un immediato intervento qualora si verifichino avvenimenti funesti, come quello occorso al povero allenatore, che seppure eccezionali, con la presenza di personale qualificato e/o attrezzature mediche potrebbero salvare vite umane – spiega il rappresentante della maggioranza. Risulta allo scrivente che i Regolamenti Federali non prevedono e non impongono sino alle serie D, la presenza del medico in campo, anche se la Lnd, sembrerebbe stia provvedendo all’inconveniente, tramite il progetto Elisir, con l’acquisto di defibrillatori mobili-.

In tal senso Chiarella invita il Comune di Messina a dotarsi di tre defibrillatori, tanti quanti i campi di sua proprietà in città: Annunziata, Bisconte e Galati. -Questo perché l’ambulanza potrebbe non arrivare in tempo – spiega – e i casi di morte improvvisa negli impianti sportivi non sono più fatti isolati. Sarebbe opportuno spendere una cifra intorno ai sei mila euro per queste macchine e istituire corsi a dirigenti, calciatori, custodi e altri addetti ai lavori per spiegare l’utilizzo di tali strumenti-.

Emanuele Rigano

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