Posticipato il primo incontro per il concordato preventivo, non si ha alcuna notizia della mobilità. Per salvare l’azienda servirebbe un miracolo…
Continua l’agonia per i lavoratori del Pastificio Puglisi. Il primo incontro per il concordato preventivo, che doveva svolgersi presso l’Ufficio del Giudice delegato lo scorso 28 gennaio, è stato infatti posticipato al prossimo 18 marzo 2009. Si prolunga dunque la sofferenza per i lavoratori dello storico Pastificio di Giammoro, che con tutta probabilità dovranno attendere ancora qualche settimana prima di assistere inermi allo smembramento definitivo dell’azienda e la sua irrimediabile scomparsa.
Un caso triste, tristissimo, come ripetiamo da tempo, che fa eco alla chiusura della Molini Gazzi, azienda gemella e altrettanto storica per il nostro territorio. Entrambe accomunate dallo stesso destino. Ma oltre alla chiusura e alla perdita di un marchio storico per Messina e la sua provincia, c’è anche, anzi soprattutto, il dramma dei lavoratori. “Per quella data chissà quale altro cavillo verrà fuori e noi intanto aspettiamo – commenta sconfortato Giuseppe Foti, ex dipendente e rappresentante sindacale. Per la mobilità non abbiamo ancora notizie a distanza di ben otto mesi. Tra poco scadrà il termine per quella miseria che percepiamo come disoccupazione dopodichè per mangiare o andiamo a rubare o andiamo a casa del dott. Pulejo. E menomale che voleva pagare…”.
Una situazione davvero difficile, che può essere risolta solo attraverso il miracoloso intervento di qualche imprenditore locale o nazionale che con coraggio, decida di investire salvando una realtà che era leader anche in campo internazionale, con maestranze la cui professionalità è riconosciuta per la competenza nel settore.
