Personale del Comune e stabilizzazione: i ritardi dell'amministrazione

Personale del Comune e stabilizzazione: i ritardi dell’amministrazione

Redazione

Personale del Comune e stabilizzazione: i ritardi dell’amministrazione

martedì 23 Dicembre 2008 - 16:47

Documento e richieste di Cgil, Cisl e Uil. Laudini del sindacato di base Rdb/Cub: «Politica troppo lenta»

«I ritardi ingiustificabili che caratterizzano l’azione amministrativa nel Comune di Messina nell’affrontare le problematiche del Personale non sono più tollerabili». Non è tenero il messaggio di fine anno che Cgil, Cisl e Uil inviano all’amministrazione Buzzanca. I tre sindacati lamentano la mancanza di risposte «sulla Costituzione del fondo del Salario Accessorio e relativa destinazione anno 2008, sull’espletamento delle prove Concorsuali Interne , fortemente penalizzanti per i lavoratori, sul passaggio dei contrattisti di Categoria C nel Corpo di Polizia Municipale (arenatisi dopo il tentativo “illegittimo- di far passare anche il personale contrattista di categoria “B- nel Corpo di Polizia Municipale con tanto di qualifica), sull’avvio delle procedure di stabilizzazione del personale contrattista».

«Chiediamo – aggiungono – che non ci siano ulteriori ritardi nell’accogliere ed attuare l’indirizzo deliberato dal Consiglio Comunale nella seduta del 18 dicembre 2008. Non ci sono risposte, ancora, sulla riconferma delle 24 ore settimanali per 193 Contrattisti, che dal 01 gennaio 2009 ritorneranno a 18 ore con ulteriore aggravio dello stato di precarietà economico per le loro famiglie (200 euro in meno dal bilancio familiare), sull’aumento del buono pasto (da oltre 13 anni sempre dello stesso importo), sul nuovo regolamento dell’orario di lavoro, che preveda in modo dettagliato ed articolato l’Istituto della flessibilità, sulla rimodulazione del Regolamento degli Uffici e Servizi».

«Le uniche modifiche apportate al regolamento degli Uffici e dei servizi di codesta Amministrazione – si spiega nella nota – sono stati utili solamente a spostare qualche Ufficio da un dipartimento all’altro o a creare qualche nuovo Dipartimento e qualche altro interim , non incidendo sui problemi strutturali dell’Ente. Il Regolamento degli Uffici e dei Servizi, richiede invece interventi mirati e strutturali, consistenti nel: ridurre in modo consistente le attuali sette Aree; ridefinire le competenze dei Capo Area ed i Capo Dipartimento, oggetto di conflittualità fra Dirigenti, a discapito di una proficua azione amministrativa; rideterminare i servizi in capo ad ogni Dipartimento, nonché competenze, ruoli e responsabilità di ciascun dipendente., necessari per dare servizi efficienti ai cittadini e valutare i lavoratori sui compensi legati al salario accessorio ed alla produttività; rendere trasparente la mobilità interna come prevede il comma 4 dell’art. 65 del vigente regolamento degli uffici e dei servizi, atteso che allo stato attuale la stessa viene effettuata senza un apparente raziocinio; istituire ed assegnare le posizioni organizzative».

«Si chiede, inoltre – conclude la nota di rivedere la Circolare del sig. sindaco che dispone l’automatico collocamento in quiescenza dei lavoratori dipendenti al raggiungimento dell’età di 65 anni, nel senso di valutare caso per caso, come prevede la normativa, la possibilità del mantenimento in servizio fino al 67° anno di età». I sindacati si rivolgono, infine, direttamente a Buzzanca: «Sig. Sindaco, non perda altro tempo prezioso ad affrontare le questioni sopra esposte, finalizzate esclusivamente a dare efficienza alla macchina amministrativa ed a valorizzare le tantissime risorse umane e professionali dell’Ente, all’insegna della meritocrazia, della partecipazione e dell’impegno»

IL SINDACATO DI BASE. LAUDINI: «LA FRITTATA E’ FATTA»

«E’ ormai un’emergenza sociale di grosse proporzioni». I toni sono drammatici, ma è proprio questo quello che vuol far trasparire Roberto Laudini, coordinatore di Rdb/Cub, commentando i ritardi che si registrano a Palazzo Zanca per quanto riguarda l’iter della stabilizzazione dei precari. La delibera di indirizzo approvata quasi all’unanimità dal consiglio comunale, infatti, non basta e rischia di rimanere aria fritta. Per questo oggi un gruppo di precari, guidati dallo stesso Laudini, ha cercato invano il confronto con il sindaco.

«Dopo l’approvazione della delibera di stabilizzazione da parte del consiglio comunale – scrive Laudini in una nota – si dovrà avviare il piano triennale di stabilizzazione, cioè prevedere nei bilanci le risorse necessarie che prevedano le assunzioni nel triennio 2009/2011. Tutto ciò entro il 31 dicembre 2008, perché dal 1 gennaio 2009 entra in vigore la nuova finanziaria, la cosiddetta “ammazza-precari-, in quanto prevede l’assunzione mediante concorso, del 40 per cento dei posti lasciati vacanti dai nei pensionati del 2008».

«Quale è la previsione di pensionamento nel triennio 2009-2011? Forse 150 dipendenti per un totale di 60 posti da mettere a concorso per gli oltre 300 precari del Comune di Messina. Con tutte le migliori previsioni ottimistiche, tra il 2010 e il 2012 ci saranno 240 licenziamenti. Quanto tempo hanno perso il sindaco, i consiglieri comunali, la giunta, gli assessori (in)competenti che hanno fatto finta che tutto andava bene, che tanto il tempo c’è fino al 30 di giugno, nascondendo la vera verità».

«La Rdb/Cub ha informato giorno dopo giorno sull’evolversi della situazione, ha lottato con i precari e ottenuto le 24 ore, anche se per soli 3 mesi, ha anche preparato in tempo non sospetti la delibera di stabilizzazione per i precari del Comune e un ordine del giorno per l’Ars per l’assunzione dei 10mila precari di tutta la Sicilia, non ci siamo mai sottratti a un confronto costruttivo con i precari e le istituzioni».

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