Più riqualificazione, meno palazzine. E sui progetti edilizi un “timbro di qualità”

Più riqualificazione, meno palazzine. E sui progetti edilizi un “timbro di qualità”

Più riqualificazione, meno palazzine. E sui progetti edilizi un “timbro di qualità”

mercoledì 30 Marzo 2011 - 09:29

Le idee e le proposte al centro di un confronto tra il sindaco, gli Ordini di ingegneri e architetti e l’Ance. Unanimità sulla necessità di riorganizzare gli uffici comunali. Invocata la concreta attuazione del Piano Casa

Riorganizzazione degli uffici, nuova visione del Prg, votata più alla riqualificazione che alle edificazioni ex novo, concreta attuazione del Piano Casa. Questi i punti focali al centro del confronto tenutosi stamani a Palazzo Zanca tra il sindaco Giuseppe Buzzanca, il presidente dell’Ordine degli ingegneri Santi Trovato, il presidente dell’Ordine degli architetti Giuseppe Falzea ed il presidente dell’Ance (Associazione nazionale costruttori edili) di Messina Carlo Borella. Un confronto nel corso del quale è stato ribadito ancora una volta come il comparto dell’edilizia sia oggi in sofferenza, il che appare quasi come un paradosso in una città in cui le gru appaiono ogni giorno come funghi e le colline sono state invase, negli anni, da palazzine su palazzine. «L’edilizia è il motore dell’economia cittadina – hanno affermato i protagonisti del tavolo di oggi – e ha bisogno, per tornare ai necessari livelli di operosità, di una nuova visione di salvaguardia ampia e di attento rispetto del territorio messinese». Primo punto all’ordine del giorno: la riorganizzazione degli uffici del dipartimento di Edilizia privata, a cui sono attribuite decisioni di merito nel rilascio delle concessioni edilizie, con la possibilità di rivedere la delibera di Giunta municipale dell’agosto 2010, modificata nel dicembre 2010, che ampliava il raggio dei dipartimenti interessati all’iter delle concessioni edilizie, complicando, secondo gli ordini professionali, procedure già paludose.

Affrontato anche il tema della riorganizzazione degli uffici del dipartimento urbanistica, per la quale i presidenti degli Ordini professionali hanno proposto l’istituzione di commissioni interne, con il compito di esaminare preventivamente i progetti redatti da ingegneri ed architetti, prima della loro trasmissione al dipartimento Edilizia privata, apponendo agli stessi, se conformi alla normativa urbanistica vigente, un sorta di “timbro di qualità”. Esaminata, infine, la tematica della redazione del nuovo Piano regolatore, con il condiviso intento di frenare la crescita urbanistica della città per favorirne la riqualificazione. E a questo proposito è stato posto l’accento poi sulla concreta applicazione del Piano casa, interpretato come occasione per la “rottamazione” edilizia degli edifici di scarsa qualità architettonica, nelle aree del centro della città, favorendo così, interventi di trasformazione urbana e ponendo, operativamente, un freno all’espansione della città ed al “consumo” di nuovo territorio.

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