Primi scricchiolii nel Pd: Scurria lascia la politica

La sua assenza aveva pesato, e colpito, molto più di alcune presenze. Sabato scorso, all’assemblea provinciale del Pd che ha incoronato Franco Rinaldi coordinatore del partito, c’erano tutti, dai più -fedeli- di Genovese agli storici Ds. Tutti tranne Marcello Scurria, che non era un Ds qualunque, ma l’ultimo segretario provinciale prima dello scioglimento del partito, uno dei -padri- del Pd messinese, eletto all’assemblea costituente nazionale. In molti, quella mattina, si sono chiesti «Come mai?», «Perchè?», e anche noi lo abbiamo chiesto a lui quel giorno, nel pomeriggio. Scurria ci rispose: «Oggi no, oggi è il giorno del Partito democratico, ne parliamo più avanti». Qualcosa non era andato per il verso giusto, nel corso degli incontri che hanno preceduto quell’assemblea. Scurria oggi dice di essere deluso, deluso dal Pd ed in genere da questo modo di fare la politica. E di politica non ne vuol sapere, avendo deciso di prendersi una pausa, di dire basta, almeno per il momento.

I vertici del Pd, adesso, non potranno ignorare questi scricchiolii, confermati quel sabato mattina stesso dall’intervento di Filippo Panarello, il quale ha chiesto di cambiare il metodo, perché così non va. L’impressione è che il matrimonio Margherita-Ds, almeno nel contesto messinese, non sia iniziato sotto i migliori auspici, e se il buon giorno si vede dal mattino…