Chiusa l’indagine della Corte dei Conti condotta dal magistrato Francesco Targia. Constatati aumenti nei premi di rendimento e nelle indennità di posizione nonostante l’assenza di definizione degli obiettivi

Conclusa l’indagine della Corte dei Conti sulla gestione personale delle Province siciliane negli anni 1999-2005, come avevamo ampiamente anticipato nelle scorse settimane, vengono riscontrati lati “oscuri” anche nella gestione della Provincia Regionale di Messina. Lo studio condotto dal magistrato Francesco Targia, ha particolarmente sottolineato come in alcuni casi l’aumento delle somme stanziate per premi e indennità di posizione per i dirigenti sia risultato “irregolare”, cioè non curante delle condizioni di deficit strutturale dell’Ente.

Per quanto riguarda la valutazione del rendimento dei dirigenti che hanno ottenuto i premi, su quattro delle nove province, tra le quali risulta quella di Messina, si è proceduto all’erogazione nonostante risultasse assente la definizione preventiva degli obiettivi e gli indicatori. Ciò sulla base di schede i valutazione redatte dagli amministratori o dai dirigenti. Nello specifico a Messina, nessun obiettivo risulta fissato fino al 2003 e le procedure sarebbero state perfezionate nel 2005. Secondo la Corte dei Conti in molti casi l’erogazione dei premi è avvenuta in parte uguali senza alcuna valutazione e conseguentemente gradazione, in altre questo processo è avvenuto a distanza di anni.

Nei giorni scorsi una delibera contenente gli obiettivi dei Dirigenti della Provincia regionale di Messina, stilata dal Nucleo di valutazione con i relativi benefit per il periodo 2005/2006, è stata rimandata indietro dall’attuale Presidente Nanni Ricevuto e dalla Giunta per i necessari accertamenti.

Secondo la delibera firmata da Targia, e che adesso è stata inviata alla sezione Controllo della Corte dei Conti per l’accertamento di eventuali danni erariali, premi di rendimento e indennità di posizione per i dirigenti sono aumentate fino al 90% dal 1999 al 2005.