La questione decadenza Conti (Pdl) approda in Consiglio comunale, ma cade il numero legale

La questione decadenza Conti (Pdl) approda in Consiglio comunale, ma cade il numero legale

La questione decadenza Conti (Pdl) approda in Consiglio comunale, ma cade il numero legale

lunedì 14 Febbraio 2011 - 22:50

Il Prefetto sollecita l’avvio del procedimento di sopravvenuta causa di incompatibilità nei confronti del consigliere comunale di Forza azzurri perché debitore nei confronti del Comune. Lui si difende: «Ho saldato totalmente il debito». Il consiglio comunale prende tempo

Tutto rinviato di 24 ore . Il consiglio comunale fa slittare di un giorno la votazione della delibera che darebbe il via al procedimento di contestazione di sopravvenuta causa di incompatibilità nei confronti del consigliere comunale Carmelo Conti, il quale potrebbe quindi decadere .

L’esponente di Forza azzurri (Pdl) risulta, infatti, debitore nei confronti dell’Ente che rappresenta essendo stato condannato, con sentenza passata in giudicato , al pagamento di una somma pari a 67 mila 238 euro per una lite pendente con il Comune risalente al 1996, quando Conti rivestiva la carica di presidente dell’associazione culturale “Valle degli Angeli”.

La situazione debitoria verso Palazzo Zanca genererebbe una causa di incompatibilità e di ineleggibilità che, come detto, potrebbe condurre alla sua decadenza.

Per dovere di cronaca va detto che Conti ha parzialmente sanato il debito, come lui stesso scrive in una nota consegnata brevi manu ai 45 consiglieri comunali prima che iniziasse la seduta del Civico consesso: «in data odierna – si legge testualmente- ho depositato tramite assegno circolare la somma di 42.350,00 già introitata nelle casse del Comune, equivalente alla differenza tra la somma a me precettata e quella pignorata».A proposito del pignoramento il consigliere di maggioranza puntualizza quanto segue: «in data 26 gennaio 2011 mi veniva notificato un atto di pignoramento presso terzi, con il quale i signori…… pignoravano, tramite Ufficiale giudiziario, le somme da me dovute al Comune di Messina fino alla concorrenza di 25.000 euro».

Dopo aver letto la nota di Conti , che si dice convinto di «aver saldato totalmente il debito nei limiti imposti dalla legge », molti consiglieri comunali si sono interrogati se la questione incompatibilità/decadenza , alla luce dell’avvenuto pagamento, sussista ancora o sia estinta e se quindi non fosse superfluo votare la delibera in discussione. Tuttavia, come ha più volte precisato nel corso della seduta il segretario generale Santi Alligo, i consiglieri comunali, ieri sera, non erano chiamati a decidere sul destino politico del collega ma dovevano semplicemente decidere se consentire o meno l’avvio di quel procedimento di contestazione di sopravvenuta causa di incompatibilità sollecitato, per ben due volte, dal prefetto Francesco Alecci. Procedimento che – secondo quanto spiegato da Alligo – permetterebbe a Conti di presentare entro 10 giorni le memorie a sostegno della sue tesi difensive e dimostrare di non essere incompatibile.

Il Civico consesso o meglio alcuni consiglieri comunali hanno però deciso di non decidere, prendendo (e perdendo) tempo, abbandonando l’aula al momento del voto e facendo cadere il numero legale. Secondo le versione ufficiale, tanti, troppi i dubbi sui passaggi giuridici del procedimento a cui si sarebbe dato il via votando la delibera all’ordine del giorno. Ma la sensazione è che tanta, troppa sia la paura di ‘calpestare’ un collega , della serie oggi succede a te domani potrebbe succedere a me. E allora meglio essere solidali, protettivi e perché no anche ‘benefattori’. Pare che alcuni consiglieri abbiano avviato una colletta pro-Conti al fine di racimolare la cifra mancante per estinguere totalmente il debito. Un’iniziativa che, tuttavia, non avrebbe trovato unanime consenso.

La questione Conti rimane aperta, il Consiglio comunale tornerà a riunirsi oggi pomeriggio alle 18.

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