La vicenda ha del paradossale. Pippo Rao (nella foto), consigliere Pd alla Provincia, insieme a tutto il Gruppo del Pd Luigi Gullo, Giuseppe Grioli, Giuseppe Miano, Francesco Italiano e Nino Passari, ha firmato un’interrogazione al presidente della Provincia Nanni Ricevuto, per conoscere i programmi dell’Istituzione nei confronti di un Ente molto costoso (ma non è chiaro nemmeno quanto) e che non soddisfa le esigenze del territorio. Lo dimostra, del resto, la diserzione dei sindaci dei Comuni della Provincia alle Assemblee convocate.
In particolare Rao chiede se la Provincia «intende ridefinire i budget di gestione dell’Ente, con costi elevatissimi a carico della comunità (un milione e 300.00 mila euro all’anno, dei quali 464.000 per gli organi istituzionali)». Inoltre chiede spiegazioni in merito a «quale tipo di contratto e con quali emolumenti viene retribuita la dirigenza (si parla di 326.000 euro all’anno per due dirigenti !?), che tipo di attività dagli stessi è stata prodotta e con quali benefici per il territorio provinciale».
Rao censura anche il comportamento dei rappresentanti dei Comuni in seno all’Assemblea dell’Ente, e invita pertanto il presidente Ricevuto «ad inviare notizie delle convocazioni e degli esiti delle assemblee ai presidenti dei Consigli dei Comuni della Provincia, con invito a questi a pubblicizzarle ai consiglieri comunali, e quindi alle rispettive comunità, che così avranno contezza del comportamento e dell’attività dei propri rappresentanti in seno all’Assemblea dell’Ato Acque».
L’interrogazione si chiude con l’annuncio che i consiglieri espleteranno una attività ispettiva e richiederanno l’accesso agli atti dell’Ato.
