Scosse di assestamento dopo i terremoti politici

Scosse di assestamento dopo i terremoti politici

Redazione

Scosse di assestamento dopo i terremoti politici

sabato 06 Dicembre 2008 - 12:32

Pdl alle prese con il passaggio di Trischitta al Gruppo Misto: Ticonosco e Capurro invitano il collega a ripensarci, ma ci sono altre grane da risolvere. Polverone anche per l'intergruppo tra parte dell'Mpa e dell'Udc

Una settimana ricca di colpi di scena dal punto di vista politico, con piccoli terremoti che stanno pian piano mutando il quadro degli assetti a palazzo Zanca. Partiamo dalla maggioranza, dove le notizie che hanno trovato ufficialità ieri erano forse attese da un po’. La prima è arrivata sul finire della mattinata, e riguarda la decisione del consigliere Giuseppe Trischitta di allontanarsi dal Pdl con la conseguente adesione al Gruppo Misto. Il vice-presidente del consiglio ha rivelato che la decisione è stata presa a seguito della scarsa considerazione che ha riposto in lui il partito «rispetto a quanto meritavo dopo anni di militanza». Una presa di posizione probabilmente legata alle aspettative dello stesso Trischitta, che avrebbe forse preferito una nomina negli enti di sottogoverno (non ha mai nascosto il suo “debole- per l’Amam) piuttosto che un ruolo come vice-presidente.

Oggi intanto, sulla decisione di ieri ufficializzata da Trischitta, sono arrivate le prime repliche dei colleghi di partito. In primis l’ormai consueta “solidarietà- di Salvatore Ticonosco, che attraverso una nota ha rivolto un appello al diretto interessato: «Tenuto conto del rapporto di reciproca stima ed affetto che da tempo ci lega, avendo condiviso tante battaglie politiche comuni, ti chiedo di riflettere e di rivedere questa tua decisione, perché una persona che, come te, ha sempre mantenuto una linea politica coerente e seria, costituisce una risorsa importante per tutto il Gruppo di centro destra. Pertanto, nell’esprimerti tutta la mia solidarietà, ti invito ad un chiarimento con la classe dirigente del nostro partito del quale, storicamente, fai parte, al fine di tornare al più presto nel Gruppo della Pdl». Toni similari a quelli manifestati dal capogruppo del Popolo della Libertà Pippo Capurro: «Esprimo la mia solidarietà al collega Trischitta, che è ed è stato una bandiera di Alleanza Nazionale in consiglio comunale. Invito il Pdl a fare una valutazione attenta soprattutto in merito al lavoro svolto in questi anni da Trischitta, che è sempre stato un assiduo difensore della linea di partito. Come capogruppo, infine, chiedo al collega di ripensarci».

Lo stesso Capurro giovedì scorso ha avuto un acceso diverbio con l’altro vice-presidente del consiglio, Angelo Burrascano. Segnali di insofferenza e di mancata unione tra le varie anime del Pdl, già manifestate in questi mesi e possibilmente collegate anche alla ripartizione di incarichi(Capurro possibile nuovo assessore allo Sport?).

Se il Pdl appare spaccato, non sono da meno Udc ed Mpa. L’ufficializzazione dell’intergruppo tra una parte dell’ ‘Mpa’ e ‘Il Centro con D’Alia’, arrivata ieri (da noi anticipata qualche settimana fa, vedi articoli correlati), ha creato diversi malumori all’interno dei partiti stessi, con le correnti che fanno riferimento a Cateno De Luca e Pippo Naro, che hanno preso le distanze. Si stacca Ivano Cantello, unico rappresentante del gruppo ‘Autonomisti dell’Mpa’ (De Luca), si staccano i centristi Caliò, Muscolino e Rizzo, che avrebbero addirittura chiesto di cambiare stanza al Comune. Ma a sorpresa potrebbe non aderire all’intergruppo anche il consigliere Giuseppe Ansaldo, che si è detto ieri poco convinto dell’esperimento. Esperimento al quale era stato invitato a partecipare anche Risorgimento Messinese, che però come abbiamo visto, ha prontamente declinato. E anche sull’intergruppo si è espresso oggi il consigliere del Pdl Pippo Capurro: «Abbiamo appreso tutto dalla stampa. Non so qual è l’obiettivo, vedremo cosa succederà, anche perché apprendiamo pure che dell’operazione non fa parte, per quanto riguarda l’Udc, la corrente Naro. E’ qualcosa, comunque, legato sempre al centrodestra, con una collocazione sicuramente più centrista. Vedremo quali saranno gli sviluppi».

Infine l’ultima voce proveniente dai corridoi del Municipio, che riguarda Marcello Greco e Paolo Saglimbeni. I due sono dati sempre più lontani dal Pd, con il quale sono in netta contestazione. Non si conosce però l’ipotetica nuova destinazione: gruppo misto con Trischitta o ‘intergruppo’ con avvicinamento ai ‘D’Aliani’?

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