Lo scuolabus è un diritto, il Pd avvia una petizione popolare

Lo scuolabus è un diritto, il Pd avvia una petizione popolare

Lo scuolabus è un diritto, il Pd avvia una petizione popolare

sabato 21 Febbraio 2009 - 10:45

Nel mirino la delibera della giunta Buzzanca con la quale si abbassa da 10mila a 4mila euro la soglia di reddito per l'esenzione dal pagamento della tariffa. Liliana Modica: «Il sindaco dia risposte serie e annulli il provvedimento»

«Lo scuolabus è un diritto per bambini e famiglie». Un concetto elementare, ma che secondo il Partito Democratico non viene preso in considerazione dall’amministrazione Buzzanca, -rea- di averlo messo in discussione con una delibera che impone il pagamento di 30 euro al mese per ogni bambini a tutte le famiglie con reddito annuo superiore a 4mila euro. La delibera -incriminata- è la n. 879 del 3 dicembre scorso, con la quale veniva modificata la soglia di reddito ISEE per l’esenzione del pagamento della tariffa dello scuolabus da 10.632 euro a 4mila euro. Un provvedimento che ha suscitato le proteste di diverse famiglie, con i genitori scesi in piazza il 2 febbraio. Buzzanca aveva anche ricevuto una delegazione, assicurando il ripristino della vecchia soglia.

«Ma a venti giorni dall’incontro – segnala il Pd – nulla è mutato e nessuna comunicazione di revoca è pervenuta alle scuole». Da qui la richiesta di annullare la delibera in questione, di adottare un nuovo regolamento che «renda totalmente gratuito il servizio» oppure di redigere una nuova delibera che «attuando una revisione del provvedimento, applichi una progressione di tariffa partendo dai redditi più bassi». Per rafforzare la richiesta, il Pd promuove anche una petizione popolare con uno slogan piuttosto esplicito: «Buzzanca mette le mani nelle tasche dei messinesi».

Il segretario comunale Giuseppe Grioli illustra l’origine dell’iniziativa: «Ascoltando i nostri rappresentanti nei quartieri, abbiamo avvertito l’esigenza di far sentire la propria voce su un provvedimento penalizzate per quelle famiglie che subiscono particolarmente i disagi del momento economico e dei disservizi dell’Atm, che costituiscono un’aggravante». L’assessore -ombra- alle Politiche Scolastiche del Pd, Liliana Modica (nella foto), ricorda che «la giunta Genovese aveva ripristinato, dopo anni, lo scuolabus con la soglia a 10mila euro, e mentre in Italia le amministrazioni sostengono le famiglie, a Messina si segue a tendenza opposta. Il Pd ha preso posizione in maniera ferrea. E’ una spesa che non può essere sostenuta da famiglie che hanno redditi particolarmente bassi e che devono far fronte anche al costo della mensa scolastica. Ci sono zone nemmeno raggiunte dai mezzi Atm, coi genitori costretti ad accompagnare i bambini con le proprie auto. Ma sono tanti i disagi, il sindaco dia risposte serie, l’attenzione torni sui problemi economici delle famiglie».

Enrico Pistorino spiega che «la decisione di utilizzare la petizione popolare mira a coinvolgere i cittadini», mentre il consigliere comunale Elio Sauta scende nel dettaglio della presa di posizione che verrà presa a Palazzo Zanca: «Siamo di fronte all’ennesima bugia del sindaco. Insieme agli altri gruppi consiliari del Pd stiamo preparando una serie di iniziative che saranno oggetto di una delibera di indirizzo che porteremo in consiglio, con la quale chiederemo di fare chiarezza sul settore più ampio delle politiche sociali», anche perché, aggiunge Santi Interdonato, «Messina è la città dove si spende meno nel settore del sociale».

Il consigliere circoscrizionale Libero Gioveni parla d «atteggiamento burlesco del sindaco Buzzanca, noi consiglieri di circoscrizione abbiamo raccolto molte lamentele, facciamo appello a tutti i genitori di aderire a questa petizione popolare nelle varie sedi dei quartieri». Giorgio Caprì, infine, individua un ulteriore aspetto del problema: «Gli scuolabus sono fondamentali per la sopravvivenza delle scuole dei villaggi e delle periferie, che rischiano di svuotarsi sempre di più semplicemente perché irraggiungibili».

(foto Daniele Chitè)

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