Servizi sociali, il Comune chiude i rubinetti alle cooperative. E i lavoratori rimangono all’asciutto

Servizi sociali, il Comune chiude i rubinetti alle cooperative. E i lavoratori rimangono all’asciutto

Servizi sociali, il Comune chiude i rubinetti alle cooperative. E i lavoratori rimangono all’asciutto

giovedì 10 Marzo 2011 - 09:12

Cisl e Uil si rivolgono agli uffici di Palazzo Zanca per avere chiarimenti sul mancato pagamento delle fatture di gennaio e febbraio 2011, necessarie per pagare i dipendenti delle coop. E intanto le gare procedono a rilento…

Ci risiamo. E’ la solita catena che si spezza. Il Comune non paga, le cooperative non incassano e i lavoratori… non mangiano. Siamo costretti ancora una volta a scrivere i servizi sociali. Assodato ormai che l’estenuante vertenza ex Futura cammina per binari suoi (le encomiabili operatrici sociali, smontando da lavoro, si danno il cambio al Comune per il sit-in di protesta, pur essendo senza stipendio, nei casi più estremi, da ben sei mesi), il nuovo caso riguarda tutte le altre cooperative, proprio mentre la fase delle nuove gare d’appalto “dovrebbe” entrare nel vivo. Ieri Cisl Fp e Uil Fpl hanno scritto all’assessore alle Politiche Finanziarie di Palazzo Zanca, Orazio Miloro, al ragioniere generale, Ferdinando Coglitore e al segretario generale Santi Alligo, per «conoscere le motivazioni dei ritardi nel pagamento delle fatture alle cooperative sociali che gestiscono tutti i servizi attualmente appaltati. All’appello – spiegano le due sigle sindacali – mancano le fatture di gennaio e febbraio 2011. Le somme che le cooperative reclamano servono a pagare le spettanze dei relativi mesi ai lavoratori». Cisl Fp e Uil Fpl hanno avanzato la richiesta di «un incontro urgente per chiarire la vicenda».

Così come andrebbe chiarito una volta per tutte perché si verificano continui intoppi nelle gare per i servizi sociali: assenze reiterate, rinvii e quant’altro, senza contare le richieste di verifiche che alcune coop mandano alla commissione di gara e gli esposti alla Procura che, in questi casi, non mancano mai. Insomma, non c’è mai pace attorno ai servizi sociali. Non c’è mai pace per i lavoratori, che assistono inermi a questi “balletti” poco gratificanti, e per la fascia meno protetta di tutte: l’utenza.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007