Sutera (Cub Trasporti): «Impossibile avviare le procedure di raffreddamento adesso. Il problema non sono gli stipendi, ma il rilancio dell’azienda. Il sindaco è chiuso al dialogo»
Sono molte le perplessità che i sindacati manifestano di fronte all’incontro convocato per domani dai vertici aziendali dell’Atm e dal Comune. Tutte le organizzazioni (fatta eccezione per Cgil e Cisal) frenano rispetto agli “entusiasmi” manifestati riguardo a possibili procedure di raffreddamento per lo sciopero del 5 febbraio. «Le procedure – afferma Tanino Sutera della Cub Trasporti – si avviano entro cinque giorni dalla comunicazione dei sindacati, inviata il 5 gennaio scorso, mentre lo sciopero, come legge vuole, è stato proclamato il 15 gennaio. Non si può arrivare a due giorni dallo sciopero e pretendere di avviare le procedure di raffreddamento».
Ma il punto è un altro: «Quali sono le novità che dovrebbero portarci a revocare lo sciopero? Lo abbiamo detto tante volte, non è una questione di stipendi, a noi interessa il rilancio dell’azienda. Su questo fronte da più di un mese chiediamo di essere ricevuti dal sindaco, il quale però non è aperto al dialogo». Ultima postilla: «L’azienda non ha provveduto ad avvisare l’utenza per tempo dello sciopero, per questo potrebbe essere chiamata a rispondere di fronte alla commissione di garanzia». Porte chiuse ad una possibile revoca dello sciopero? «Parteciperemo all’incontro di domani perché non ci sottraiamo al confronto, ma non crediamo che ci verranno date quelle risposte necessarie per tornare sui nostri passi».