Stadi. L'amministrazione si sveglia: chiesta all'Fc Messina la riconsegna del Celeste

Stadi. L’amministrazione si sveglia: chiesta all’Fc Messina la riconsegna del Celeste

Redazione

Stadi. L’amministrazione si sveglia: chiesta all’Fc Messina la riconsegna del Celeste

martedì 04 Novembre 2008 - 12:58

Un passo che potrebbe rilevarsi importante per la parziale risoluzione di una vicenda grottesca. Ha sortito l'effetto desiderato l'appello del Camaro?

A quanto pare non sono rimasti inascoltati gli appelli della famiglia Chiofalo, proprietaria dell’Usd Camaro e diretti all’amministrazione comunale anche se successivamente hanno fatto nascere una polemica con l’Fc Messina. Secondo le indicazioni del sindaco Giuseppe Buzzanca infatti, nell’ambito delle iniziative per l’uso degli stadi comunali, il dirigente del Dipartimento cultura, spettacolo e sport, ing. Natale Castronovo, ha notificato alla società guidata dai Franza una lettera con la quale si richiede la riconsegna dello Stadio -Giovanni Celeste- di Via Oreto.

“Per procedere alla consegna dell’impianto sportivo comunale, detenuto alla data odierna dalla Società senza titolo alcuno, – scrive il dirigente – fermo ed impregiudicato ogni altro diritto del Comune di Messina, si invita la Società a presentarsi mercoledì 12 novembre, alle ore 10, preso i locali dello scrivente Dipartimento, ubicati al piano IV di palazzo Satellite. Si avverte che, in caso di mancato riscontro positivo alla presente richiesta, si avvieranno le iniziative più opportune a tutela degli interessi dell’Amministrazione-. Un richiesta che finalmente corrisponde ad una presa di posizione netta, anche se forse un pò tardiva rispetto a come sono andate le cose in questi mesi. La giunta di palazzo Zanca ha fatto un passo, forse importante, che lancia un segnale a chi fino ad oggi con il coltello dalla presunta parte del manico è riuscito a fare leva su di una concessione la cui attendibilità è, secondo quanto emerso nelle ultime settimane, ancora tutta da decifrare.

Potrebbe essere il primo passo affinché il Comune si riappropri della struttura e la dia magari in concessione ad altre società che operano nel settore calcistico, nel territorio, come ad esempio il Camaro, che attualmente è costretto a relazionarsi con il Football Club per usufruire dei due più importanti stadi cittadini. Un Camaro che aveva chiesto con estrema semplicità dove giocare le proprie gare interne, dove potere allenarsi, con chi interloquire per avere delucidazioni sull’argomento?

Potrebbe essere il primo passo verso una risoluzione di questa assurda vicenda dicevamo. Ma non è escluso che invece questo possa rappresentare il primo passo per una lunga e lacunosa vicenda giudiziaria. Per questo, adesso, si attende la prossima mossa degli -armatori-.

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