La società punta all’agibilità per 3.500 posti, una ditta specializzata effettuerà prove di carico, prove di serraggio bullonature, test sulle saldature, analisi dei materiali e di tutte le altre analisi necessarie ai fini della sicurezza
Si è svolto questa mattina, a Palazzo Zanca, un tavolo tecnico sulla riapertura dello stadio “Giovanni Celeste”. Di fronte l’amministrazione comunale, rappresentata dall’assessore alle Manutenzioni Pippo Isgrò, e il Città di Messina, la società che vorrebbe giocare al vecchio impianto di via Oreto fin dall’inizio della prossima stagione. All’ordine del giorno, ovviamente, gli adeguamenti statici ai fini di sicurezza delle strutture in acciaio ed in cemento armato dello stadio. Tutti concordi nel far emergere la necessità di verificare lo stato degli elementi e dei materiali componenti l’intera opera ed eseguire i calcoli di verifica delle strutture esistenti.
La società mira ad ottenere l’agibilità per 3.500 posti, con tutto ciò che questo comporta, mentre al Comune spetterebbe il compito (ma solo a bilancio approvato), di occuparsi dei collaudi strumentali dei tralicci. «Sarà necessario – ha spiegato Isgrò – individuare la ditta specializzata a cui affidare tutte le indagini alle strutture dell’impianto mediante prove di carico, prove di serraggio bullonature, test sulle saldature, analisi dei materiali e di tutte le altre analisi necessarie ai fini della sicurezza della struttura e l’ottenimento delle autorizzazioni necessarie connesse all’attività sportiva».
