Terremoti e Consigli. Argomento seri, per politiche strumentalizzazioni

Terremoti e Consigli. Argomento seri, per politiche strumentalizzazioni

Terremoti e Consigli. Argomento seri, per politiche strumentalizzazioni

venerdì 17 Aprile 2009 - 16:07

Finalmente in Consiglio provinciale sembrava essere avviata la strada di un lavoro produttivo. Pensate. Dopo il dibattito sulla Fiera di Messina, rischi e pericoli nel territorio messinese, per non dimenticare le vittime e i disastri de L’Aquila. Due argomenti seri, importanti, anche se a fare da spunto sono sempre mozioni o interrogazioni, molte delle quali vanno poi a finire nel cassetto del dimenticatoio delle Amministrazioni. Eppure il copione sembra ripetersi. Scontri e ribattute, spesso battibecchi politici. Attacchi tra gli schieramenti, sempre più di frequente frecciatine tra gli stessi soggetti che compongono un’unica “squadra”. O almeno dovrebbero.

E così anche una seduta in apparenza tranquilla, durante la quale bisognava cercare “solo” di capire in che modo è realmente la situazione nel territorio messinese, altamente a rischio sismico e non solo, si trasforma in un attimo in un’arena. Risultato? Quasi otto ore di dibattito in due giorni per approvare una mozione, e il resto dei lavori mandati a farsi strabenedire, comprese le votazioni per le commissioni mandamentali che dovevano tenersi oggi. Mercoledì scorso battibecco di fuoco tra maggioranza e opposizione, oggi il bis con diversi consiglieri a prendere ognuno la propria posizione, ognuno impegnato a “piantare nel proprio orto”, senza curarsi se in quello accanto piovesse. Ognuno quasi capogruppo di se stesso. Non diamo colpe, non entriamo nel merito di chi abbia ragione o torto da una parte e dall’altra. Viene quasi difficile anche attribuire responsabilità: non ci sono protagonisti particolari di quanto accade, perché è bene dirlo, ciò si verifica puntualmente. C’è chi ci specula, chi si difende, chi svolge il proprio ruolo, chi lo svolge troppo, chi lo svolge troppo bene e chi invece non lo svolge proprio. Poco importa. Contano i fatti, perché sono quelli i cittadini si attendono. E vi assicuriamo che a volte è difficile perfino riportare i contenuti di alcune sedute. Fare una sintesi delle tante e tante parole spese quando basterebbe un pulsante che vale un voto per dire e soprattutto fare. In attesa delle delibere, quelle “grosse”, dove non osiamo immaginare cosa potrà succedere.

Per argomenti come quello di oggi, la compattezza avrebbe rappresentato il minimo segnale di determinatezza; votare un indirizzo e mantenere la propria coerenza, prendendosi anche delle responsabilità. Si è deciso di non convocare una seduta straordinaria, come avvenuto in altri consigli, ma cosa è cambiato rispetto ad impiegare due sedute per votare una mozione? Per lo meno si sarebbe dato un segnale che così, nonostante la “buona volontà” dei due propositori e dei capigruppo che li hanno appoggiati, è andato in direzione opposta.

Terremoto, incendi, alluvioni, mareggiate, etc etc. Messina e la sua Provincia rischiano, non sono argomenti sui quali si può giocare al “bravo politico”, argomenti indipendenti dalla valenza che ogni singolo consigliere può avere. Servono piani di sicurezza e fondi. Risorse, non da sprecare, non da sprecare…

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