Il trionfo di Berlusconi. Veltroni lo chiama: «Hai vinto, ma la Lega peserà di più». Bertinotti lascia

Ormai lo si può affermare senza timore di essere smentiti: Silvio Berlusconi è il nuovo presidente del Consiglio. Il vantaggio sia alla Camera che al Senato consente una buona governabilità: le proiezioni Consortium sui seggi al Senato sono di 163 per il Pdl e di 141 al Pd, mentre su quelli alla Camera danno il Pdl a 340 e il Pd a 241. Il candidato premier del Pd Walter Veltroni ha chiamato Berlusconi, con il quale si è congratulato «com’è buona prassi nelle democrazie occidentali». «Faremo un’opposizione costruttiva – ha aggiunto Veltroni – abbiamo ottenuto un risultato elettorale importante, lavoreremo perchè l’Italia possa avere una sfida riformista al governo». Veltroni ha anche ribadito al -rivale- Berlusconi che la Lega, adesso, peserà di più. E infatti Umberto Bossi già rilancia su Malpensa: «Non si può chiudere un aeroporto costato così tanto e così importante per il Nord». Berlusconi si è sentito con Gianfranco Fini, che ha espresso grande soddisfazione «ma aspettiamo».

Non fa drammi Pierferdinando Casini, leader dell’Udc: «Siamo sempre stati fedeli agli impegni presi: faremo un’opposizione costruttiva. Auguri al Pdl. Evidentemente il voto utile c’è stato, però sembra che supereremo il 6% alla Camera e siamo soddisfatti. Ringrazio tutti gli italiani che ci hanno sostenuto».

Qualcuno ha anche deciso di lasciare. Si tratta di Fausto Bertinotti, leader della Sinistra Arcobaleno che va incontro ad un totale fallimento: «E’ finita male in tutti i modi, – è il commento di Bertinotti – la mia vicenda di direzione politica termina qui, purtroppo con una sconfitta. Non cambio la mia decisione di continuare perchè la mia vita è impegnata nella politica». Anche Boselli si dimette dal Partito Socialista.