Vertenza pomice: Cisl e Uil chiedono più coerenza alla Regione

Vertenza pomice: Cisl e Uil chiedono più coerenza alla Regione

Redazione

Vertenza pomice: Cisl e Uil chiedono più coerenza alla Regione

sabato 27 Ottobre 2007 - 09:05

«Comportamento approssimativo e ambiguo, intervenga il prefetto»

«Approssimativa e ambigua». Così Cisl e Uil definiscono la Regione Sicilia in merito alla vertenza delle Pomice, in una lettera indirizzata a Salvatore Cianciolo del Comitato regionale per il Lavoro e l’occupazione, al presidente stesso della Regione e al prefetto di Messina Francesco Alecci. L’Ente è accusato di «poca coerenza» e di giocare «sulle attese e le prospettive dei lavoratori della pomice».

I segretari provinciali di Cisl e Uil, Maurizio Bernava e Costantino Amato, spiegano il perché di queste loro affermazioni, ricordando che «l’impegno della Regione Siciliana, il giorno dopo la riunione presso il Ministero del Lavoro, era quello di convocare una riunione con tutti gli attori interessati. Invece dopo dieci giorni di attesa sono stati convocati solo i sindacati per discutere della richiesta di deroga per la concessione dei benefici di cassa integrazione straordinaria ai lavoratori dell”Italpomice».

Un atteggiamento, questo, che secondo Bernava e Amato «“non è ammissibile e non rispettoso nei confronti dei lavoratori a cui sta per scadere la procedura di licenziamento già avviata, è una mancanza verso tutti gli interlocutori, dal prefetto di Messina, che si è puntualmente prodigato, al ministero del Lavoro-». Eppure, a parere dei due sindacalisti, sarebbe bastato poco per risolvere la questione. «“Per assolvere a tale richiesta di deroga –- spiegano – sarebbe stata sufficiente una riunione presso l”Ufficio Provinciale del Lavoro, mentre non capiamo per quale motivo non sono state ancora convocate tutte le parti in causa ( assessorato Lavoro, Territorio Ambiente, Beni culturali, prefettura, parti sociali, sindaco) per affrontare complessivamente l’aspetto occupazionale che riguarda i lavoratori del settore Pomice di Lipari, nel modo e nei tempi concordati in sede di ministero del Lavoro».

«Un comportamento – prosegue la nota – che non comprendiamo –e che ci preoccupa per il proseguo della vertenza visto che si tende, da parte del Governo regionale, a ritardare ed evitare di dare seguito agli impegni assunti; inoltre con il perdurare del ritardo del confronto, vista la prossimità della scadenza della procedura di mobilità e della volontà manifesta dalla proprietà aziendale di procedere al licenziamento del personale, rischiamo di vanificare l”opportunità offertaci dalla convocazione del tavolo ministeriale. Per tale motivazioni chiediamo che la riunione del prossimo 30 ottobre venga estesa agli altri soggetti che hanno partecipato al confronto presso il ministero del Lavoro, e che l”ordine del giorno della stessa convocazione sia quello trattato in sede ministeriale (soluzione problemi occupazionale lavoratori Pomice)-».

Come più volte sottolineato anche nelle passate settimane, il prefetto Alecci è stato tra gli interlocutori più disponibili incontrati dai sindacati, ed è a lui che Cisl e Uil chiedono «di sollecitare la Regione Siciliana a rispettare gli impegni assunti e di procedere lui stesso ad una convocazione della parti, presso la Prefettura di Messina, nel caso – concludono – non ci fosse alcun riscontro o disponibilità in merito a quanto sopra».

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