Una legge di iniziativa popolare contro il gioco d'azzardo

Una legge di iniziativa popolare contro il gioco d’azzardo

Eleonora Corace

Una legge di iniziativa popolare contro il gioco d’azzardo

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venerdì 03 Gennaio 2014 - 14:35

Una legge di iniziativa popolare per fermare il gioco d’azzardo. E’ la proposta dell’Italia dei Valori, presentata questa mattina a Palazzo Zanca dal segretario provinciale Nino Alessi e dal cittadino, Salvatore Mammola. Ha partecipato anche il Sindaco Accorinti che ha firmato la petizione.

“Le lotterie, l’unica fede in cui sperare”. Cita “Addio” di Guccini, il sindaco Renato Accorinti per sintetizzare in un verso quello che è l’ennesimo aspetto di quello che lui stesso ha ribattezzato il default culturale della nostra società, ovvero la crescita della dipendenza da gioco d’azzardo. Un fenomeno preoccupante che assume risvolti drammatici con l’incremento dei suicidi connessi a chi sul tavolo verde ha perso tutto. Per questo l’Italia Dei Valori ha proposto una legge nazionale di iniziativa popolare per l’abolizione del gioco d’azzardo. I termini della legge, che può essere sostenuta tramite una raccolta firme, sono drastici, ma come si suol dire: a mali estremi, estremi rimedi. A presentare la proposta dell’ Italia dei Valori, questa mattina, il segretario provinciale del partito, Nino Alessi e quello cittadino, Salvatore Mammola, insieme al Sindaco Accorinti, che ha già firmato per il disegno di legge.

Secondo una recente statistica sono 800.000 le persone affette da dipendenza da gioco d’azzardo, che arrivano a superare quelle che soffrono di dipendenza da droghe, che si attestano a 520.000. Questo a livello nazionale, a livello locale non esistono statistiche precise ma il numero è in aumento e comprende ogni categoria sociale, dai più ricchi che dilapidano patrimoni, ai più poveri, che buttano via nel gioco tutto quello che hanno. Il dipartimento dipendenze patologiche dell’asp di Messina segue da anni i soggetti affetti da questa dipendenza sul nostro territorio. I rappresentanti dell’Italia dei Valori hanno fatto presente che molto spesso è lo stesso Stato ad autorizzare il gioco d’azzardo, ma quando lo Stato stesso sbaglia, sostiene Alessi, allora bisogna ribellarsi e prendere una strada diversa, nella tutela del benessere e della salute dei cittadino: “Noi riteniamo che i cittadini vadano tutelati – dichiara Alessi – per questo dobbiamo denunciare con forza un’abitudine che crea disagio e sconforto, fino al gesto estremo di togliersi la vita, cosa che purtroppo, accade sempre più spesso. Per questo, invitiamo i cittadini a firmare per questa legge”.

"Purtroppo il gioco d'azzardo legalizzato è la terza industria italiana per fatturato, ma è un costo sociale incredibile infatti, ha portato e se non viene fermata, continuerà a portare alla rovina tantissime persone, fino al suicidio – spiegano i membri IDV – Tante famiglie povere nella speranza di essere baciate dalla fortuna, si impoveriscono sempre di più. Tanti governi di qualsiasi colore, hanno legalizzato nuovi giochi d'azzardo, perfino online. Ad oggi sono circa 15 milioni i giocatori abituali, 800.000 i ludopatici e 2-3 milioni sono a rischio patologico e per concludere 6 miliardi i costi per curare i malati di ludopatia oltre a tanti costi indotti contro gli 8 miliardi di tasse che entrano nelle casse delle Stato".La proposta di legge mira a "evitare che lo Stato prenda denaro sacrificando i cittadini". La richiesta è quindi "il divieto assoluto e totale dei giochi con puntata unica con eccezione del lotto, di lotterie e di scommesse sugli eventi sportivi".

Nel corso della conferenza stampa che si è svolta nella sala Ovale di Palazzo Zanca, è stato ricordato come, tra l’altro, il decreto "porcata salva slot" è stata annullato grazie all’intervento del segretario PD Matteo Renzi, che ha intimato ai Senatori del PD di ritornare sui propri passi . Idv sta raccogliendo, da qualche mese, le firme, in tutto il Paese, per promuovere questa legge di iniziativa popolare in materia di disposizioni per il divieto del gioco d'azzardo, per questo dopo il Sindaco, verrà chiesto a tutto il Consiglio comunale, al di là dei colori politici, di firmare contro il gioco d'azzardo e la ludopatia.

Salvatore Mammola, invece, ha approfittato della presenza del sindaco Accorinti per proporre alcuni semplici provvedimenti anti-gioco d’azzardo, che sono stati già adottati in altre città, soprattutto del Settentrine. Ad esempio: fare un ordinanza con la quale si impedisce la collocazione e quindi l’uso delle sloth machine in una zona pari a un chilometro dalle scuole, oppure aumentare le tasse agli esercizi commerciali che mantengono questo genere di macchine e, viceversa, abbassarle a chi se ne libera.

Infine Accorinti ha rilevato come anche l’incremento della dipendenza e dei problemi legati al gioco d’azzardo, rivelano la falsità del mondo consumistico in cui viviamo. “Tanti anni fa – racconta il Sindaco – in una foresta dell’India ho chiesto ad un monaco tibetano com’era, secondo lui, l’Occidente. Lui ha esitato, come quando si vogliono trovare le parole giuste per rivelare qualcosa di molto doloroso o spiacevole, poi mi ha detto con grande compassione: l’Occidente è malato. Quel monaco aveva ragione. Siamo malati di avidità e consumismo e questa malattia ci ha tolto ogni altro valore”. (Eleonora Corace)

Un commento

  1. sergio indelicato 4 Gennaio 2014 07:33

    Il gioco d’azzardo è spesso visto non come ultima speranza ,ma come una scorciatoia per la risoluzione di tanti problemi che attanagliano il quotidiano. E da evidenziare come recentemente il ministro Alfano abbia sottolineato la pericolosità dell’apertura di una casa da gioco in Sicilia per l’eventuale riciclaggio di denaro sporco e si sia dimenticato che ,contestualmente, rilasciava l’autorizzazione per l’ìnstallazione di 7.000 slot oltre le 63 sale bingo presenti solo nella ns. isola

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