teatro

“Racconti da camera” – Intrigante dialogo letterario a distanza fra due grandi siciliani

Il progetto “Esperienze performative di impegno civile”, “Epic”, sotto l’egida di Mana Chuna Teatro, in partenariato con Rete Latitudini e Teatro dei 3 Mestieri, sta utilmente perseguendo la missione di promuovere a Messina spettacoli in aree urbane pressoché periferiche, o direi meglio, in zone  non site al centro città.

Anche per il mese di ottobre, dunque, le performances proseguiranno c/o il Parco Fondazione Horcynus Orca, il Forte Petrazza e il citato Teatro dei 3Mestieri.

Le voci di D’Arrigo e Consolo

La drammaturgia della pièce in parola, di Salvatore Arena e Massimo Barilla, ha proposto il 9 ottobre, presso la Sala Consolo, una sorta di immaginata (e possibile) conversazione postuma, un dialogo letterario tra due grandi Autori dell’Area messinese, e segnatamente Stefano D’Arrigo (con il suo capolavoro in ambito internazionale, “Horcynus Orca”) e Vincenzo Consolo, scrittore fra i più quotati  della seconda metà del ‘900, per celebrarli nella ricorrenza dei rispettivi anniversari (trenta e dieci anni dalla dipartita).

Una storia a due voci, ove le distanze sembrano annullarsi e i personaggi – testimoni della propria arte, si svelano poco a poco a se stessi, all’altro e al pubblico, cercando (e raggiungendo) convergenze attraverso il proprio percorso letterario e la quasi comunanza geografica di nascita.

Ascoltando le voci dai toni ben modulati dei bravissimi interpreti, per lo più in alternanza per una stessa tematica, ma talora anche in solitaria, e una tantum all’unisono, ho immaginato ciascuno dei due letterati al riparo nelle rispettive stanze, comunicare idealmente attraverso battute tratte dalle proprie Opere. Di seguito tratteggerò lo svolgersi delle toccanti drammatizzazioni,che ci hanno trasportato nei loro universi narrati,differenti,e al contempo similari,e tanto ai nostri somiglianti.

Le stanze di D’Arrigo e Consolo

  1. Terremoti e guerra, da L’olivo e l’olivastro, sul terremoto di Gibellina (Consolo),e da Horcynus Orca, Le guerre d’Italia,D’Arrigo
  2. Sogni sospesi, da Lunaria (Consolo) e da Horcynus Orca (D’Arrigo)
  3. Paesaggi interiori, da Di qua dal faro, uomini e paesi dello zolfo. Comiso (Consolo) e da Horcynus Orca (D’Arrigo)
  4. Mattanze da Di qua dal faro (Consolo) e da Horcynus Orca (Consolo e D’Arrigo, a tratti all’unisono)
  5. Amori sospesi da La ferita dell’aprile (Consolo) e da Horcynus Orca , su Ciccina Circè (D’Arrigo)
  6. A luna a luna da Nottetempo casa per casa (Consolo)
  7. Da Horcynus Orca (D’Arrigo e Consolo), poi da Horcynus Orca, Caianello e l’Acitana (D’Arrigo)
  8. La nave fantasmatica da Retablo (Consolo)
  9. L’ultima vogata da Horcynus Orca ( D’Arrigo e Consolo)

Le musiche originali dal vivo di Luigi Polimeni, alla tastiera,e per piccoli tratti  al marranzano,hanno ben interagito con le letture drammatizzate, inserendosi appieno nella rappresentazione, senza appesantirla, ma apportando un valore aggiunto.

Interpretazioni magistrali di Arena e Barilla

Una significativa produzione Mana .Chuma Teatro, che si è avvalsa delle interpretazioni magistrali degli stessi Arena e Barilla, che hanno agito sul palco a proprio agio, padroneggiando i testi e auto-dirigendosi.

Fin qui si può dire che il proposito di valorizzare gli interventi di riqualificazione urbana territoriale,con apporti culturali di ottimo livello, ha ben colto nel segno, a mezzo rappresentazioni sistemiche, in partenariato e collaborazioni fra Associazioni virtuose.

La progettualità perdurerà, con calendario e opere da stabilire fino a dicembre 2022, sempre con contributo del Comune di Messina e del MIC, con i Fondi Fus.