Reggio. Firmato un accordo di collaborazione tra il MArRC e l’École Française de Rome

Reggio. Firmato un accordo di collaborazione tra il MArRC e l’École Française de Rome

elisabetta marciano

Reggio. Firmato un accordo di collaborazione tra il MArRC e l’École Française de Rome

sabato 19 Febbraio 2022 - 08:13

"La collaborazione con prestigiose istituzioni internazionali consolida la missione del MArRC di accogliere studiosi da tutto il mondo"

Il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria prosegue l’apertura alle grandi istituzioni
internazionali. Alcuni giorni fa il direttore Carmelo Malacrino ha firmato un accordo di collaborazione
con Brigitte Marin, direttrice dell’École Française de Rome, volto all’ideazione e alla realizzazione di progetti congiunti di studio, ricerca, valorizzazione, promozione e comunicazione culturale. Un prospettiva che vede anche la partecipazione di Agnes Bencze, professoressa alla Pázmány Péter Catholic University di Budapest, da anni impegnata nello studio delle terrecotte figurate prodotte a Medma, l’attuale Rosarno.

Attività senza precedenti

«L’attività di ricerca – dichiara Malacrino – è fondamentale per ogni luogo della cultura e, in particolare,
per un museo archeologico. La collaborazione con prestigiose istituzioni internazionali, quali l’École
Française de Rome e l’Accademia di Ungheria di Roma, consolida la missione del MArRC di accogliere
studiosi da tutto il mondo per valorizzare, anche attraverso l’attività scientifica, le ricche collezioni
archeologiche esposte o conservate nei depositi. L’attività di restauro svolta in questi anni
– prosegue il
direttore del Museo – è senza precedenti; ora migliaia di reperti provenienti da tutta la Calabria sono
pronti per essere studiati e presentati al pubblico. Ringrazio, perciò, la direttrice Marin e la prof.ssa Bencze per
aver voluto potenziare con questo accordo le prospettive di ricerca avviate in questi anni».

La mostra a Roma

Un rapporto che ha già permesso di collaborare per la realizzazione di una mostra suggestiva, che sarà
inaugurata il prossimo 23 febbraio nella magnifica sede di Palazzo Farnese a Roma, dal titolo Le korai di
Medma tra di noi. Gli ex voto di un santuario greco restituiti tramite fotomodellazione”
. L’esposizione,
promossa dall’Ècole Française e dall’Accademia di Ungheria di Roma, sarà curata dalla prof.ssa Bencze e
dal prof. Franco Prampolini, del Dipartimento Patrimonio Architettura e Urbanistica dell’Università
Mediterranea di Reggio Calabria, con la partecipazione dell’Accademia dei Lincei e del Centro di
ricerche sulle colonie locresi.

Le attività

«Nell’ambito di questo accordo tra l’École Française de Rome e il MArRC – spiega la prof.ssa Bencze –
per la ricerca sulla coroplastica medmea condotta dal Centro per la Ricerca sulle Colonie Locresi
(CeRCoLoc), l’8 febbraio scorso si è svolta, anche, una campagna di riprese fotogrammetriche di alcuni reperti provenienti dagli scavi condotti da Paolo Orsi nel 1913 nell’area sacra di contrada Calderazzo a Rosarno
». L’attività si è concentrata sulla modellazione tridimensionale ad altissima risoluzione di una selezione di terrecotte di età greca, sotto la supervisione del Funzionario archeologo del Museo, Daniela Costanzo. «L’intervento – dichiara il prof. Prampolini – è stato effettuato presso il gabinetto fotografico del MArRC dal gruppo di lavoro del Laboratorio SuMMA del Dipartimento PAU, che coordino all’Università
Mediterranea. Alcune elaborazioni, alle quali ha collaborato il PhD Cons. Antonio Gambino, saranno
presentate nell’ambito della mostra che inaugureremo a Roma la prossima settimana
».

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