Reggio. Malore per l'autista di uno scuolabus, rischiano in due di finire dentro il Calopinace

Reggio. Malore per l’autista di uno scuolabus, rischiano in due di finire dentro il Calopinace

Mario Meliado

Reggio. Malore per l’autista di uno scuolabus, rischiano in due di finire dentro il Calopinace

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martedì 27 Settembre 2022 - 10:15

Conducente al Gom, ma in buone condizioni. Ove accaduto in altro orario, lo stesso problema fisico avrebbe posto in pericolo di vita tanti giovanissimi

REGGIO CALABRIA – Davvero, sul piano teorico, stamattina sarebbe potuto accadere un massacro. A impedirlo, più che altro, l’orario in cui s’è verificato uno spettacolare incidente nella zona Sud di Reggio Calabria, lungo le classiche “bretelle” del Calopinace, direzione mare/monti.

In apparenza, un martedì lavorativo come tanti…

Non erano da molto passate le 6, quando il conducente – poco sopra la quarantina – di un veicolo adibito a scuolabus dell’Atam, insieme (come vuole la prassi) a un altro addetto comunale “accompagnatore” dei ragazzi, s’è accinto a iniziare il ‘giro’ per raccogliere e ospitare nel veicolo i giovanissimi da condurre a scuola, percorrendo l’ampio raccordo in direzione degli svincoli per autostrada e tangenziale cittadina.

Lo scuolabus dell'incidente della mattina del 27.9.2022 sul Calopinace

Purtroppo però un improvviso malore s’è repentinamente impadronito del conducente, che ha perso di colpo il controllo del mezzo, sbandando sulla propria sinistra e andando a schiantarsi contro la recinzione che argina il torrente Calopinace rispetto alla carreggiata.

La ringhiera è stata letteralmente abbattuta, lo scuolabus – come da foto – ha rischiato molto concretamente di finire nell’alveo della fiumara. Ma è andata non ‘bene’: benissimo.
Se non si può chiamare miracolo il frangente che il mezzo abbia incredibilmente mantenuto l’equilibrio restando in qualche modo ancorato alla sede stradale, beh, è difficile definire la parola “miracolo” in un modo diverso.

Finire dentro il torrente poteva significare la morte per i due addetti al trasporto dei giovani studenti. Ma al contempo va ribadito che, se verificatosi in altro orario, lo stesso malore avrebbe potuto causare un’involontaria strage di giovanissimi: da brividi, solo a pensarci.

I soccorsi. Autista al Gom ma in buone condizioni

Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco, il 118 e la Polizia locale, impegnata anche nelle attività necessarie all’esatta ricostruzione della dinamica.

Immediati sono scattati i soccorsi: illeso l’accompagnatore, il conducente dello scuolabus è stato immediatamente trasportato al Grande ospedale metropolitano. Le sue condizioni complessive però sono buone: si attendono comunque da un lato gli esiti della Tac, prudenzialmente effettuata visto il traumatico scontro, dall’altro dei rituali controlli in materia d’eventuale assunzione d’alcool o stupefacenti.

Ma informalmente si apprende che i comportamenti anche extralavorativi del lavoratore – che, giusto puntualizzarlo, stando ad attendibilissime fonti aziendali non era assolutamente impegnato in conversazioni telefoniche né in messaggi o chat via smartphone – sono sempre risultati integerrimi.
Non solo: sarebbe stato lo stesso conducente a impedire guai ben peggiori, riuscendo a non coinvolgere altri veicoli e in qualche modo evitando che il veicolo finisse dentro il torrente.

Nel corso della mattinata, poi, per ore sul luogo è stato istituito un posto di blocco della Polizia stradale.
Evidentemente anche un modo per impedire che – lungo un’arteria oggettivamente ‘a grande scorrimento’ come le ‘bretelle’ reggine – pure involontariamente si potessero aggravare le problematiche di circolazione determinate dall’impatto pregresso.

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