Crocetta si ricandida, pensa ad un Expo Sicilia per il G7 e si dice pronto ad ospitare le Olimpiadi

Darà del filo da torcere ai colleghi del Pd che già immaginano di “pensionarlo”, scarta l’idea delle primarie ed è pronto a ricandidarsi per la Presidenza della Regione.

Chi si aspettava un Crocetta dimesso, pronto alla resa, rassegnato ad un ultimo anno di mandato sotto il tutoraggio di Renzi in attesa di vedere chi sarà il successore, è rimasto spiazzato. Il governatore della rivoluzione in salsa sicula non ha alcuna intenzione di farsi da parte e l’ha detto e ribadito in queste due settimane di Festa dell’Unità in territorio “nemico”, a Catania, presenti quanti, alla luce del sole o nelle stanze dei bottoni già da mesi preparano il dopo- Crocetta.

La firma del Patto per la Sicilia ad Agrigento, che porterà un fiume di milioni di euro nell’isola, rappresentano per Crocetta benzina al motore di un governo che ha arrancato per 4 anni, fallendo tutti gli obiettivi anche per colpa di una coalizione litigiosa e più propensa ai giochi di Palazzo che alla lealtà.

In occasione dell’inaugurazione della Festa ha detto candidamente: “certo che mi ricandido e dovranno essere i siciliani a dire se ho fatto bene o male, non le primarie”. Concetto ribadito a più riprese perché sa che il meccanismo delle primarie potrebbe stritolarlo. In alternativa il governatore ha un piano B simile a quello dell’inizio della sua candidatura nel 2012: scendere in campo da solo con il suo Megafono e con una lista popolata da quei Pd o di area di centro-sinistra fedelissimi o che non troverebbero spazio altrove, soprattutto se hanno alle spalle 4 o 5 mandati tra Camera e Ars. C’è ancora un anno e Crocetta non ha intenzione di creare scontri prima del previsto ma non si farà da parte in silenzio, anche perché uno dei papabili, il renziano Davide Faraone non gode delle sue simpatie ed hanno trascorso gli ultimi 2 anni a lanciarsi frecciate al vetriolo.

Nel frattempo Crocetta guarda all’ultimo anno di mandato con ottimismo, annuncia i mille cantieri del Patto per la Sicilia, si prepara a dare una mano per l’organizzazione del G7 a Taormina nel maggio 2017, e si dice pronto, qualora servisse a candidare la Sicilia per ospitare le Olimpiadi 2024 dopo il di Grillo e della Raggi per Roma.

Ma c’è di più. Crocetta ha un altro asso nella manica, e ne ha già parlato con il sottosegretario De Vincenti e con i sindaci del taorminese: in occasione del G7 il governatore vorrebbe organizzare l’EXPO SICILIA, una manifestazione di rilevanza internazionale che farebbe da traino al turismo ed all’economia.

La presenza della Sicilia all’Expo di Milano è stata una tragedia ma l’ipotesi di una manifestazione del genere potrebbe davvero servire a dare ossigeno ad un territorio devastato dalla crisi e dall’incapacità di risollevarsi.

Rosaria Brancato