Le spese della Provincia: la “zavorra” è il personale

Parola ai numeri. Assente Ricevuto per discutere delle questioni programmatiche, tocca all’assessore provinciale al Bilancio, Antonino Terranova, fare il punto sullo stato di salute finanziario di palazzo dei Leoni in sede di discussione del conto consuntivo 2010. «Il conto di bilancio evidenzia le due diverse gestioni: quella di competenza e quella dei residui – spiega -. Nella prima si può evidenziare come nella Parte Entrata nel corso dell’anno 2010, ad eccezione del Titolo IV in cui alcuni trasferimenti non si sono concretizzati, l’ammontare dei restanti accertamenti rispetta quasi interamente la previsione di bilancio. Mentre per quanto concerne i residui attivi, si rileva che gli importi maggiori riguardano i trasferimenti da parte dello Stato e della Regione sia per il Titolo II, sia per il Titolo IV. In particolare per il Titolo II, questa Amministrazione ha più volte sollecitato il Ministero dell’Interno per l’invio dei trasferimenti ma quest’ultimo, pur nella consapevolezza dei disagi arrecati, ha comunicato l’attuale impossibilità di fronteggiare tali debiti per mancanza di liquidità».

I dati successivi sono quelli più interessanti. Il conto economico presenta un risultato di esercizio pari a 3.593.560,03 euro. Tale importo scaturisce dalla somma algebrica dei ricavi e dei costi di gestione, di cui per questi ultimi oltre il 50% è rappresentato dalle spese per il personale, mentre il 34% circa da acquisto di beni e di servizi. L’avanzo di amministrazione risultante al 31 dicembre 2010 è pari a 11.237.062,72 euro di cui 1.620.540,25 a destinazione vincolata in quanto derivante da specifiche risorse d’entrata. L’avanzo potrà comunque essere utilizzato non appena i crediti si saranno concretizzati con la riscossione.

«La tabella dei parametri di deficitarietà strutturale evidenzia comunque il superamento di tre parametri, pertanto l’ente non verrà sottoposto a controlli particolari da parte degli organi centrali. I parametri negativi riguardano le spese per il personale (ndr. come già sottolineato), ma anche l’esistenza di procedimenti di esecuzione forzata superiore dello 0,5% delle spese correnti ed il volume dei residui passivi del Titolo I superiore al 50% degli impegni della medesima spesa corrente». (E. Rigano)