Retata a Camaro, Costantino parla

Retata a Camaro, Costantino parla

Alessandra Serio

Retata a Camaro, Costantino parla

sabato 16 Marzo 2024 - 07:05

Il killer di Camaro parla ma nega tutto. e dell'agendina con i nomi dei fornitori e dei clienti della droga dice...

MESSINA – Un muro di silenzio, da quasi la totalità degli arrestati, agli interrogatori delle 10 persone coinvolte nella retata anti droga ed armi a Camaro. Ma qualcuno ha parlato. Il protagonista principale dell’inchiesta, Claudio Costantino, ha scelto infatti di rispondere a tutte le domande della giudice Ornella Pastore. Accompagnato dal difensore, l’avvocato Filippo Pagano l’uomo, accusato del duplice omicidio di Camaro, si è difeso respingendo l’accusa di aver continuato a spacciare droga anche durante la latitanza e di aver continuato a dirigere il giro di spaccio e traffico dalla Calabria attraverso la sua famiglia e i “fedelissimi”, sia durante la latitanza che dal carcere, dopo l’arresto.

L’agendina che scotta

Costantino ha anche fornito la sua versione in merito all’agendina sequestrata nel covo di Rosarno al momento della cattura. Per gli investigatori è l’agenda con il registro delle commesse di stupefacenti e i crediti da riscuotere, ma per Costantino si tratta di altro genere di appunti, che nulla hanno a che fare col traffico di droga. Ha risposto alle domande della giudice che ha firmato gli arresti e delle Pm Antonella Fradà e Giulia Falchi anche il calabrese Giuseppe Saffiotti.

Bocche cucite

Ha fatto scena muta invece la compagna Alessandra Patti, accusata di aver tenuto i rapporti tra il compagno e i pusher mentre lui era in carcere ad Augusta, attraverso un telefonino nascosto in cella e tramite pizzini, e di aver assunto poco a poco un ruolo di primo piano nel giro, occupandosi in prima persona di recuperare i soldi delle forniture di cocaina, hashish e marijuana. Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere anche il figlio di lei, Ruben Fortunato Prugno, e la quasi totalità degli altri accusati di far parte della rete di Costantino, difesi dagli avvocati Salvatore Silvestro, Tino Celi, Giuseppe Bonavita e Domenico Andrè. Ora tocca agli inquirenti tirare le fila di questa prima tornata di interrogatori, in vista dei probabili ricorsi al Tribunale del Riesame.

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