L’annuncio è stato dato dal Comitato di coordinamento nel corso della nona assemblea svoltasi oggi a Cuneo
Si è svolta stamane a Cuneo, in occasione del convegno internazionale dal titolo “Rappresentare l’Italia”, la nona assemblea della “Rete delle città strategiche”, associazione nazionale di Comuni e Province che adottano la programmazione strategica come strumento di governo del territorio.
Nel corso della riunione che ha visto l’elezione del sindaco di Rimini, Andrea Gnassi, quale nuovo presidente e l’ufficializzazione dell’ingresso di Atri e Potenza il Comitato di coordinamento composto da Venezia, Barletta, Cuneo, Atri, Sassari, Potenza e Rimini ha annunciato l’imminente entrata nella Rete delle città di Messina e Roma.
La Rete delle città strategiche si pone l’obiettivo di dare impulso alla pianificazione strategica come metodo e strumento per un progetto di crescita urbana, affermando ed incrementando nuovi modelli di governance efficace per la determinazione di strategie urbane e la loro realizzazione, attraverso il raffronto tra strumenti e procedure funzionanti, già in corso nelle città europee.
Il Comitato ha ribadito che perseguire il rafforzamento del ruolo delle città nello scenario nazionale ed internazionale e la diffusione di nuovi rapporti interistituzionali in ambito nazionale tra Comuni, Province e Regioni rappresenta non soltanto un indispensabile modo nuovo di governare il paese ma la via fondamentale per superare la crisi del Meridione che è fondamentalmente un disfacimento delle aree urbane in cui si concentrano quasi 17 milioni di persone corrispondenti al 75% della popolazione del sud Italia ed al 22% di quella nazionale.
“I progetti in fase di realizzazione” – ha dichiarato il neo presidente Gnassi nella sua relazione introduttiva – “sono l’Agenda urbana per l’Europa e la Carta europea della pianificazione strategica urbana, proposte promosse dalla Rex e dal sindaco di Torino nella prospettiva dell’applicazione delle nuove modalità dei fondi strutturali europei 2014 -2021 orientati sempre più al sostegno dello sviluppo urbano”. (Giuseppe Spano’)
